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Borsa Milano in lieve calo, strappano Ferrari e Tim, banche negative

Pubblicato 31.01.2019, 18:24
© Reuters. L'ingresso di Borsa Italiana a Milano
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MILANO (Reuters) - La seduta di Piazza Affari si conclude in territorio lievemente negativo, con l'indice principale molto contrastato, zavorrato da un lato dalla brutta performance dei bancari mentre dall'altro Ferrari (MI:RACE) e Telecom strappano al rialzo.

L'intonazione positiva con cui era partito il Ftse Mib si è esaurita in mattinata con la pubblicazione del dato Istat sul Pil dell'ultimo trimestre 2018, che ha certificato la recessione tecnica confermando quanto anticipato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Le altre piazze europee chiudono contrastate, tutte appesantite dalla negatività del settore bancario. Gli investitori sono preoccupati per il destino di Deutsche Bank (DE:DBKGn), su cui si addensano rumor di fusione con Commerzbank se i risultati del più grande istituto di credito tedesco non dovessero migliorare.

Anche l'accusa della Commissione europea, secondo cui otto banche avrebbero fatto cartello nel trading di titoli governativi, non contribuisce a rilassare l'atmosfera.

** L'indice FTSE Mib in chiusura segna -0,2%, come l'ALLSHARE, e il paneuropeo Stoxx 600 è pressoché invariato. Volumi per quasi 3 miliardi di controvalore.

** A soffrire maggiormente nell'ultima seduta del mese sono i titoli bancari che segnano -3,8%. Male anche lo stoxx europeo di settore, a -2%. A determinare l'andamento di giornata la notizia della possibile fusione di Deutsche e Commerzbank entro metà anno se i tentativi di ristrutturazione della più grande banca tedesca non centrassero gli obiettivi, poi smentita dall'istituto.

Nel dettaglio, si raggruppano in fondo al FTSE Mib quasi tutti i titoli bancari: la peggiore è BPER (MI:EMII) a -6,1%, ma perdono anche UBI (MI:UBI) (-4,7%), BANCO BPM (MI:BAMI) (-4,9%), UNICREDIT (MI:CRDI) (-4%) e INTESA SP (MI:ISP) (-3,2%).

** All'altro capo del listino principale FERRARI (NYSE:RACE) che vola a +11% dopo diverse sospensioni con volumi estremamente sostenuti. A entusiasmare gli investitori i risultati 2018 in linea con le aspettative e soprattutto l'anticipazione al prossimo anno degli obiettivi 2020 in termini di Eps e free cash flow. È prevista poi per dopo il 2022 l'immissione sul mercato della prima auto elettrica.

Beneficiano dei risultati anche FCA (MI:FCHA) ed EXOR (MI:EXOR).

** Ben comprata anche TELECOM ITALIA (MI:TLIT), che approfitta dell'incremento della quota di proprietà del fondo Elliott, che sale dall'8,8% al 9,4%. Il titolo chiude a +5%.

** Fuori dal listino principale bene TISCALI (MI:TIS), che segna +3,9% dopo che l'azienda ha emesso un bond convertibile da 10,6 milioni, con scadenza un anno, integralmente sottoscritto dai soci Ict Holding Limited e Sova Disciplined Equity Fund in quote uguali.

** I rialzi del greggio sostengono i titoli del settore: ENI (MI:ENI) guadagna 1,1%, SAIPEM (MI:SPMI) il 2,4% e TENARIS (MI:TENR) lo 0,8%.

** Acquisti anche su LEONARDO (+1,3%) dopo l'ok dell'Antitrust al completamento dell'acquisto della quota di controllo di Vitrociset.

** Denaro su SAFILO (+3,7%) dopo le anticipazioni su ricavi ed ebitda 2018 diffuse ieri.

© Reuters. L'ingresso di Borsa Italiana a Milano

** Positiva JUVENTUS (MI:JUVE) (+2%) nonostante la sconfitta di ieri in Coppa Italia.

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