MILANO (Reuters) - A Piazza Affari tornano le vendite sui bancari, che finiscono per zavorrare gli indici al termine di una seduta volatile, caratterizzata da decise oscillazioni tra denaro e lettera.
Ad alimentare le preoccupazioni sugli istituti di credito ha contribuito anche uno studio di Mediobanca (MI:MDBI) Securities, che declassa a 'neutral' tutto il settore europeo. In particolare per le banche italiane il broker ritiene che l'ammontare di npl in portafoglio sia soltanto una scusa per la vigilanza europea per imporre requisiti patrimoniali più alti in vista del tema caldo dei prossimi anni e cioè l'esposizione ai titoli sovrani.
Il listino milanese dunque, particolarmente affollato di titoli finanziari, resta decisamente indietro rispetto alle controparti del vecchio continente, anche se sul finale riesce a risalire dai minimi di seduta.
Altro elemento di debolezza in tutta Europa il comparto telefonico dopo il naufragio della fusione tra Orange e Bouygues (PA:BOUY).
** L'indice FTSE Mib chiude in calo dello 0,77% dopo essere arrivato a perdere oltre l'1%, l'Allshare scende dello 0,69%. Volumi nel finale pari a circa 2,1 miliardi di euro.
** In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 sale dello 0,4% circa, con progressi sostanzialmente in linea per Francoforte e Parigi mentre sono più deboli altri mercati periferici come Madrid, piatta, e Lisbona (-0,3%). A Wall Street gli indici trattano in moderato ribasso.
** L'indice dei bancari italiani perde il 2,3% a fronte di un paniere europeo che scende di un più modesto 0,5%. Le vendite prendono di mira in particolare le candidate alle nozze POP MILANO e BANCO POPOLARE (MI:BAPO) che lasciano sul terreno rispettivamente il 4,1% e il 7,4%, quest'ultima penalizzata tra l'altro dall'attesa per l'aumento di capitale da un miliardo che dovrebbe essere lanciato entro fine giugno. La lettera non risparmia neanche MPS (MI:BMPS) che arretra del 3,8% mentre salgono in controtendenza POP EMILIA e MEDIOBANCA.
** TELECOM ITALIA con un -3,8% prosegue il ribasso delle ultime sedute, seguito al cambio della guardia al vertice del gruppo. Pesa il ribasso del settore a Parigi, dopo che sono fallite le trattative per una fusione tra Bouygues e Orange, che contribuisce a raffreddare le attese di M&A a livello europeo, dice un trader.
** Sul fronte opposto tonica MEDIASET (MI:MS) (+2,3%) per cui sembra vicino un accordo con Vivendi (PA:VIV).
** FINMECCANICA (MI:SIFI) accelera e chiude in rialzo di quasi il 3% dopo la notizia, riferita da due fonti vicine al dossier, che tutto è pronto per la firma domani dell'accordo per la fornitura al Kuwait di 28 Eurofighter, più volte rinviata.
** Tiene FIAT CHRYSLER (+04%, meglio dell'indice europeo), sostenuta dalle buone notizie giunte, venerdì a mercato chiuso, dai dati sulle immatricolazioni in Italia.
** Poco mossa ENI (MI:ENI), sui cui Fitch ha tagliato il rating a 'A-', mentre resta pesante SAIPEM (MI:SPMI), che cede il 4,4%.
** Dopo aver finalizzato con Carnival (LON:CCL) contratti per un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro, FINCANTIERI balza del 6,7%.