MILANO, 19 maggio (Reuters) - Avvio decisamente debole a Piazza Affari e sui mercati europei, che risentono del ribasso di Wall Street e delle borse asiatiche. A tenere banco sempre i timori legati a una ripresa dell'inflazione che allontana gli investitori dagli asset ritenuti più vulnerabili al venire meno degli stimoli monetari.
Deboli anche i futures Usa che indicano un avvio in calo per gli indici di Wall Street nel pomeriggio.
Attese in serata le minute della Fed: le aspettative sono che l'istituto centrale Usa ribadisca il concetto che il rialzo dell'inflazione è transitorio e che pertanto non intende apportare modifiche alla propria politica monetaria nel breve periodo.
Torna a salire il differenziale di rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi, poco sotto i 118 punti base.
"Partenza negativa, ma Milano va meglio rispetto al resto d'Europa grazie al settore bancario", osserva un trader.
Tra i titoli in evidenza:
Contrastate le banche. Deboli le big UNICREDIT (MI:CRDI) (-0,4%) e INTESA SANPAOLO (MI:ISP) (-0,33%), più toniche BANCO BPM in salita dell'1% e BPER a +0,3% sul fermento M&A. Oggi un quotidiano scrive che nell'ultimo Cda il Ceo di Banco Bpm (MI:BAMI) Giuseppe Castagna avrebbe aggiornato il board sul tema M&A presentando una fusione con Bper Banca (MI:EMII) non solo come l'obiettivo principale ma anche come un target ormai alla portata.
Positiva anche MPS (MI:BMPS) (+0,3%), protagonista al rialzo in particolare ieri dopo l'apertura dell'AD di Mediocredito Centrale, Bernardo Mattarella, a partecipare a un eventuale processo di acquisizione di una parte della banca. Il Corriere della Sera scrive che il Tesoro vorrebbe arrivare a impostare un'operazione M&A per la banca prima dei risultati degli stress test, attesi entro fine luglio. "Tornano le voci di risiko e il mercato scommette", sottolinea un trader.
Poco mossa MEDIOBANCA (MI:MDBI) dopo l'ufficializzazione che Leonardo Del Vecchio ha ulteriormente aumentato la sua partecipazione nella banca salendo al 15,402%.
Molto debole STM (PA:STM), in flessione dell'1,4%, che risente dell'andamento negativo del Nasdaq ieri.
Fuori dal paniere TECHNOGYM cede l'8,4% con il titolo che si allinea al prezzo di cessione del 5,96% da parte di Tgh, società che fa capo a Nerio Alessandri, a 10,81 euro. Un primario broker italiano si aspetta una decisa debolezza del titolo nel brevissimo periodo.
In forte calo anche IT WAY (-5,2%) e TISCALI (MI:TIS) (-4,1%).
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)