Piazza Affari chiude in ribasso sopra i minimi di seduta, in un mercato che segue lo spread Btp-bund in aumento, sotto pressione da ieri.
A pesare, le indiscrezioni su un possibile avvio della procedura Ue contro l'Italia a causa dell'alto debito, anche se il commissario Ue, Pierre Moscovici, si è detto contrario.
Anche le BANCHE risalgono dai minimi. Le big UNICREDIT (MI:CRDI) e INTESA SANPAOLO (MI:ISP) cedono poco più dell'1%.
FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) (FCA) cala dell'1%, dopo il balzo di ieri sull'annuncio della proposta di fusione con Renault (PA:RENA). Il mercato è cauto in attesa del via libera all'operazione. Banca Imi stima una potenziale creazione di valore dalla fusione di 2,4 euro oltre al target di 15,1. Mediobanca (MI:MDBI) Securities porta il target a 17,5 da 13,7 euro, considerando "il taglio dei costi derivante dalla fusione".
TELECOM ITALIA (MI:TLIT) +2%, ma grazie a un rimbalzo tecnico dopo che oggi ha sfiorato il minimo storico.
SAIPEM (MI:SPMI) sale dell'1% circa dopo la decisione di S&P's di migliorare l'outlook.
Bene ASTALDI (MI:AST) sulle indiscrezioni di una prima intesa per la realizzazione del maxi polo delle costruzioni che prevede il salvataggio della società.