MILANO (Reuters) - Piazza Affari tenta il recupero nel pomeriggio e viaggia in leggero calo, sullo stesso passo degli altri mercati europei, mentre volge al termine una settimana caratterizzata da una sostanziale volatilità dovuta alla crisi in Ucraina.
L'azionario milanese non pare giovare dell'andamento leggermente positivo a Wall Street dopo il colloquio telefonico tra il presidente Usa Biden con il cinese Xi, il quale ha sottolineato che conflitti come la crisi in Ucraina non sono nell'interesse di nessuno.
Una conclusione degli scontri non appare tuttavia vicina dopo l'ennesimo stallo di ieri nei colloqui di pace tra Mosca e Kiev e le parole odierne del presidente russo Vladimir Putin, secondo cui il governo ucraino sta tentando di rallentare i negoziati.
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di aver parlato con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e che l'Ucraina si aspetta che nei prossimi mesi vengano fatti dei progressi in merito alla domanda di adesione del Paese all'Unione europea.
Intorno alle 16,55 l'indice FTSE Mib perde un marginale 0,07%. Nonostante la flessione odierna il paniere principale di Piazza Affari è impostato per chiudere la settimana con un rialzo complessivo del 4,6% circa, la migliore perfomance settimale da poco oltre un anno.
I volumi nella seduta odierna sono circa 2,2 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Enel (MI:ENEI) prosegue la propria seduta in territorio positivo (+0,6%) sull'onda dei risultati 2021 resi noti ieri. Equita conferma la view positiva sul titolo e sostiene che il profilo Enel è "attractive" dopo "buone indicazioni per il 2022".
I bancari invece non si riprendono con l'indice di riferimento che segna -0,6%, un andamento leggermente peggiore rispetto al comparto europeo. Tuttavia il settore chiude una settimana brillante con un saldo positivo del 6%.
UniCredit (MI:CRDI) oggi è la peggiore e cede l'1,57%, seguita da Banco Bpm (MI:BAMI)(-0,7%) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-0,6%).
Eni (MI:ENI) perde il 3,5% dopo che il mercato ha accolto con freddezza il piano al 2025.. In particolare qualche delusione è giunta dalla politica sui dividendi, commenta un trader.
Male anche WeBuild che cede il 5% circa. Sul titolo pesano i risultati 2021 pubblicati stamani prima dell'apertura dei mercati.
Telecom Italia (MI:TLIT) è in calo di un punto percentuale circa. Ieri è emerso dal bilancio che dovrà affrontare una richiesta di risarcimento danni aumentata a 2,6 miliardi nella causa relativa al presunto abuso di posizione dominante nel mercato della banda larga dopo la citazione da parte della rivale Open Fiber. Le azioni di risparmio cedono l'1,6%.
Non si riscatta neanche il settore automotive, con Iveco che arretra 3% e Pirelli (MI:PIRC) che perde lo 0,7% dopo aver annunciato ieri il blocco degli investimenti in Russia, ad eccezione di quelli legati alla sicurezza Stellantis (MI:STLA) recupera solo in parte i ribassi di giornata e cede lo 0,4%
Atlantia (MI:ATL) ancora positiva (+1,6%) dopo che ieri la Corte dei conti ha dato il via libera agli atti propedeutici alla cessione di Autostrade per l'Italia al consorzio guidato da Cdp.
Spiccano anche InWit, che guadagna 2,5% e STMicroelectronics (PA:STM) (+2,6%), che viene trainata dai rialzi del Nasdaq
Giglio Group (MI:GGTV) sale 4,4% dopo aver annunciato un accordo con la rock-band Maneskin.
(Federico Maccioni, editing Andrea Mandalà)