MILANO, 15 aprile (Reuters) - Piazza Affari chiude poco mossa, nonostante il buon andamento dei titoli bancari, in un mercato positivo grazie ai dati incoraggianti dalla Cina che allentano i timori sull'economia globale. L'indice Ftsemib ha ritoccato quota 22.000 punti nel durante, livello che non vedeva da agosto 2018.
** Le banche italiane salgono anche grazie alle diverse ipotesi sul fronte M&A. MPS e BPER BANCA salgono rispettivamente del 2% e del 2,64%, bene anche UNICREDIT (MI:CRDI)(+0,66%), UBI (+1,7%) e BANCO BPM (+1,66%). [L5N21X1D5] Ubi (MI:UBI) venerdì ha ribadito l'apertura a operazioni di fusione, tra i candidati la stampa cita Banco Bpm (MI:BAMI), Bper (MI:EMII) e anche Mps (MI:BMPS), che la scorsa settimana ha detto che sta valutando operazioni m&a.
** MEDIASET (MI:MS) in rialzo dello 0,69% dopo la smentita alle trattative con ProSiebensat. Mediobanca (MI:MDBI) Securities è neutral sul titolo, vede in positivo l'ipotesi di fusione e ritiene che un rallentamento della pubblicità potrebbe accelerare il processo anche se restano questioni di governance da risolvere.
** TELECOM ITALIA (MI:TLIT) sale dell'1,4% dopo le nuove indicazioni sull'ipotesi di integrazione con Open Fiber.
** BREMBO (MI:BRBI) (+3,65%) tocca nuovi massimi dell'anno dopo che il presidente, in un'intervista, torna a parlare di m&a e dice che punta a raddoppiare le dimensioni del gruppo.
** Vendute ENI (MI:ENI) (-0,9%) e SAIPEM (MI:SPMI) (-1,1%) con il prezzo del greggio è in lieve calo. Rio Tinto (LON:RIO) ha annunciato un investimento nel rame, risvegliando i timori legati all'uso di energie alternative.
** Sul fronte utility, rimbalza A2A (MI:A2) (+1,37%) venduta nelle ultime sedute dopo la presentazione del piano industriale pluriennale.
** Profondo rosso per IREN (MI:IREE) <IREE,MI> che lascia sul terreno il 3,3% penalizzata dalla revisione delle stime di alcuni broker per l'anno in corso a causa del calo dei consumi di gas e della siccità che hanno interessato il Paese nel primo trimestre.