MILANO (Reuters) - Piazza Affari si rafforza a fine mattinata in un contesto europeo poco mosso, sostenuta dai bancari in scia ai risultati positivi degli stress test targati Eba-Bce che dimostrano un buon grado di resilienza degli istituti italiani di fronte a scenari avversi.
Un lieve supporto all'azionario è arrivato in avvio seduta dai rialzi dei listini asiatici che hanno beneficiato delle misure di stimolo annunciate dalle autorità cinesi e dal marcato recupero di Wall Street di venerdì in scia a dati macro migliori delle attese.
Ma a tenere banco nel corso della mattinata sono i dati macro europei, in primis quelle sull'inflazione, in ulteriore discesa a luglio, che offrono un segnale confortante alla Bce che ha ventilato la possibilità di una pausa ai rialzi dei tassi di interesse a settembre.
Le stime sul Pil, inoltre, hanno mostrato una crescita migliore delle attese per l'eurozona nel secondo trimestre, anche se la crescita del 2023 sarà probabilmente debole.
Sul fronte interno anche l'inflazione italiana registra un nuovo rallentamento a luglio, ma l'economia torna a contrarsi nel secondo trimestre dopo una ripresa nella prima frazione dell'anno.
Intorno alle 12 il Ftse Mib sale dello 0,5%. Volumi poco sopra i 900 milioni di euro.
Titoli in evidenza:
L'indice bancario italiano è in progresso dello 0,9% a fronte di un guadagno più modesto dello 0,2% circa del paniere europeo grazie ai positivi risultati degli stress test che vedono il settore italiano resistere meglio di altri paesi europei anche in ipotetici scenari di forte recessione, iperinflazione e crollo delle borse.
Tra le singole banche Banco Bpm (BIT:BAMI) sale dell'1,6%, seguita da Mps (BIT:BMPS), Bper (BIT:EMII), Mediobanca (BIT:MDBI), Intesa (BIT:ISP) e Unicredit (BIT:CRDI) con guadagni intorno a 1 punto percentuale.
Dopo un avvio in calo, in gran recupero Leonardo, con un rialzo del 2% dopo i risultati del secondo trimestre, in generale sopra le attese. Gli analisti, tuttavia, si concentrano soprattutto sugli spunti offerti dal nuovo Ceo Roberto Cingolani sulle linee guida del nuovo piano industriale e, in generale, sulla visione e le future ambizioni del gruppo. In assenza di dettagli "percepiamo ci siano potenzialmente molte moving parts, oltre a possibili alleanze internazionali rese più probabili dall'evoluzione del contesto geopolitico", commenta Equita.
Nell'energia rimbalza Erg (+1,5%) dopo lo scivolone di venerdì in scia al taglio delle stime di fine anno, anche se gli analisti continuano a essere positivi sul titolo.
Forte Eni (BIT:ENI) in rialzo dell'1,9% dopo i conti sopra le attese diffusi venerdì.
(Andrea Mandalà, editing Gianluca Semeraro)