MILANO, 23 settembre (Reuters) - La Borsa di Milano chiude in ribasso dopo i dati del Pmi, che indicano un rallentamento della crescita in Europa.
Il mercato perde terreno fino a metà seduta e resta praticamente ingessato negli scambi successivi, dopo un'apertura di Wall Street senza spunti.
Pesano il dato francese, primo a essere pubblicato, e quelli della zona euro e tedesco.
Banche in deciso ribasso, ma comunque più contenuto rispetto all'indice europeo che segna -2,7%. Mediobanca (MI:MDBI) negativa, ma meglio dell'indice di settore, dopo l'abbondante flusso di notizie stampa sul presunto interesse di diversi investitori. Alcuni quotidiani scrivono, tra l'altro, che il gruppo Caltagirone potrebbe aver acquistato un pacchetto e ipotizzano un prossimo rafforzamento di Delfin fino al 10%. Tra le peggiori Mps (MI:BMPS), titolo con elevata volatilità.
Generali (MI:GASI), che secondo la stampa sarebbe l'obiettivo finale di Delfin e altri, tiene nel terreno positivo.
In controtendenza le utility, considerate difensive in caso di recessione e favorite da prospettive di tassi di interesse contenuti. Salgono Enel (MI:ENEI), Italgas (MI:IG), Terna (MI:TRN).
Positivo l'anticiclico Campari (MI:CPRI).
Mediaset (MI:MS) in linea con l'indice dopo l'annuncio che Vivendi (PA:VIV) non eserciterà il recesso. L'intervento di Peninsula ha di fatto disinnescato l'arma dei francesi che, uscendo dal capitale, avrebbero potuto bloccare il progetto del gruppo italiano di creare un polo televisivo europeo.
Juventus (MI:JUVE) in netto calo sull'annuncio dell'aumento di capitale.