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Borsa Milano indici in calo, debole Generali, corrono Webuild e Leonardo

Pubblicato 14.01.2022, 11:19
Aggiornato 14.01.2022, 11:27
© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

MILANO (Reuters) - Indici in calo a Piazza Affari che risentono del ribasso dei mercati asiatici stamani e della brusca frenata del Nasdaq ieri.

A pesare le attese di un imminente rialzo dei tassi da parte della Fed, già a marzo, rafforzate dalle dichiarazioni della consigliera Lael Brainard, in occasione dell'audizione al Congresso per la sua nomina a vicepresidente, secondo cui la banca centrale è pronta ad alzare i tassi non appena il tapering sarà concluso.

"Al momento è un mercato riflessivo", osserva un trader.

Intorno alle 9,45 l'indice FTSE Mib è in calo dello 0,64% in recupero dai minimi di avvio.

Tra i titoli in evidenza:

Riflettori sul titolo Generali (MI:GASI) in calo dell'1% dopo che ieri sera Francesco Gaetano Caltagirone si è dimesso dagli incarichi nella compagnia triestina, di cui è vice presidente vicario oltre che azionista con l'8,04% con una dura critica al Cda e nel quadro dello scontro per la riconferma dell'AD Philippe Donnet, a cui si è opposto. Secondo una fonte il patto che riunisce Caltagirone, Del vecchio e Crt presenterà a febbraio la propria lista nel consiglio e un piano industriale alternativo. Un trader evidenzia che il titolo "si muove in linea con l'indice, anche se mi aspettavo che salisse perché vuol dire che stanno litigando e quindi ritornano ipotesi di scalate e aumento delle quote". Gli analisti di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) scrivono nel daily che "la mossa di Caltagirone è un chiaro segnale dell'aspro scontro sulla governance di Generali che comporta incertezze per il gruppo. Riteniamo tuttavia che potrebbe accelerare un chiarimento nella direzione della presentazione di una lista alternativa".

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Nel settore bancario, positiva Unicredit (MI:CRDI) (+0,7%) che si scrolla di dosso la negatività legata alla notizia di un'eventuale acquisizione della russa Otkritie Bank. "Il titolo torna solido, chi voleva uscire ha colto l'occasione per farlo", dice un trader.

Rimanendo sui bancari, debole l'altra big Intesa Sanpaolo (-0,4%).

Il tonfo in Borsa a Parigi di oltre il 20% da parte del colosso elettrico Edf, dopo la revisione della guidance sugli utili e il calo delle stime della produzione di energia da fonte nucleare, contagia anche il settore in Italia. La peggiore è Enel (MI:ENEI) in flessione dell'1,4%. Male Alerion che arretra del 3,4%.

Il calo del 2,5% del Nasdaq ieri pesa su Stm (PA:STM), che arretra dell'1,7% e annulla gran parte del rialzo di ieri a seguito dell'upgrade di Credit Suisse con la raccomandazione di "outperform"

Fra i migliori del listino svetta Webuild (+4,2%) dopo i risultati preliminari gestionali del 2021 relativi alla struttura finanziaria. "l'andamento del debito conferma il miglioramento della dinamica del circolante anche per effetto del de-risking geografico avviato negli ultimi anni dalla società e del miglioramento del contesto di mercato italiano", sottolinea Equita nel daily.

Infine, nel lusso continua il ripiegamento di Brunello Cucinelli (MI:BCU) che perde il 2,7%, mentre è tonica Leonardo (+2,9%) dopo la firma del contratto da 346 milioni di euro per la fornitura di elicotteri AW169M LUH (Light Utility Helicopter) destinati al Ministero della Difesa austriaco.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Stefano Bernabei)

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