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Borsa Milano, indici pesanti dopo crollo Credit Suisse, attesa Bce, banche a picco

Pubblicato 15.03.2023, 13:43
© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

MILANO (Reuters) - Il forte ribasso delle banche manda nuovamente a picco Piazza Affari con gli investitori che preferiscono vendere in attesa della riunione della Bce domani per concentrarsi sul mercato obbligazionario.

A peggiorare il clima anche l'annuncio che il principale investitore di Credit Suisse non potrà sostenere la banca svizzera con ulteriori aiuti finanziari e questo sta facendo perdere al titolo il 20% circa.

L'indice delle banche europeo cede oltre il 5%.

Secondo un trader, a prevalere oggi è anche l'incertezza su quello che deciderà la banca centrale: se dovesse aumentare i tassi di 50 punti base le banche ne dovrebbero trarre beneficio; nel caso, invece, di un rialzo di 25 punti base verrebbe interpretato come l'ammissione che c'è un problema dopo la bufera scatenata dai timori di contagi per il crollo di Silicon Valley Bank e Signature Bank.

E anche le indicazioni che provengono dai futures sugli indici Usa, in netto calo, non promettono nulla di buono in vista dell'avvio diWall Street nel pomeriggio.

Intorno alle 12,05 l'indice Ftse Mib arretra del 3,6%, con punte di oltre -4% nel durante, ai minimi dal 24 gennaio scorso.

Tra i titoli in evidenza:

L'indice bancario di Piazza Affari arretra del 6,5%. UNICREDIT (BIT:CRDI) perde il 7,2% dopo un balzo di oltre il 2% stamani in scia delle dichiarazioni del'AD Andrea Orcel. In forte lettera anche INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) (-6,2%), BANCO BPM (BIT:BAMI) a -6% e BPER (BIT:EMII) a -5,6%. La peggiore è MPS (BIT:BMPS) con un ribasso del 7,3%.

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Sotto pressione anche il risparmio gestito con FINECOBANK (BIT:FBK) in ribasso del 6,3%, AZIMUT (BIT:AZMT) a -5,4%, e BANCA MEDIOLANUM (BIT:BMED) a -4,9%.

Proseguono le vendite sul settore oil nonostante il rimbalzo del prezzo del Brent con TENARIS (BIT:TENR) che arretra del 5,5%, SAIPEM (BIT:SPMI) del 4,3% ed ENI (BIT:ENI) del 3,7%.

Fra i pochi segnali positivi ERG (+0,8%) sulla scia dei positivi risultati sul 2022 resi noti stamani con indicazioni di utile, debito e dividendo migliori delle attese.

Fuori dai panieri strappa MARR con un balzo del 7% circa post risultati ieri. Il broker Banca Akros sottolinea che "i risultati sono stati leggermente sotto le attese, ma le stime sono per un forte recupero della profittabilità nel 2023". Target price confermato a 14,40 euro e giudizio che passa da "Accumulate" a "Buy".

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)

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