MILANO, 16 marzo (Reuters) - Indici a picco e ribassi a due cifre su molti titoli a Piazza Affari in una nuova seduta drammatica che segue l'andamento negativo degli altri mercati europei, travolti dall'emergenza coronavirus che sta dilagando in vari Paesi oltre all'Italia e in particolare in Spagna, Francia e Germania.
L'indice FTSE Mib si muove sui minimi di fine agosto 2012.
Ieri sera, a sorpresa, la Fed ha nuovamente tagliato i tassi di interesse, di 100 punti base, mossa a cui è seguita la decisione oggi da parte della Banca del Giappone di allentare ulteriormente la politica monetaria nel tentativo di far ripartire gli acquisti nei fondi e su altri asset a rischio.
Una mossa che non è piaciuta al mercato, "perché evidenzia la debolezza del sistema. Interventi di questo tipo denotano attenzione da parte degli Usa al problema coronavirus, ma così si è giocata anche molte carte di interventi nel futuro", osserva un trader.
Non vale per oggi lo stop di vendite allo scoperto deciso dalla Consob su 85 titoli, in vigore solo per la seduta di venerdì scorso.
Un altro trader sottolinea che "i volumi sono piuttosto bassi e i book più vuoti. Nei fatti il mercato sta prezzando il fermo totale dell'economia".
Riparte lo spread del rendimento fra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi che si porta oltre 252 punti base.
Quasi superfluo seguire l'andamento dei singoli titoli visto che la lettera colpisce indistintamente tutti i comparti.
Bancari in caduta libera, che soffrono in particolare dal rialzo dello spread perché scende il valore dei Btp che detengono: Unicredit (MI:CRDI) cede il 13%, Intesa Sanpaolo (MI:ISP) il 10%. Male anche Bper Banca (MI:EMII), sospesa al ribasso, cede oltre il 15% e Banco BPM (MI:PMII) che perde il 10% circa.
Malissimo Atlantia (MI:ATL) (-14,8%). da inizio anno le azioni stanno perdendo il 55% e continuano a essere penalizzate per le incertezze sul futuro della controllata Autostrade per l'Italia, dopo il crollo del ponte Morandi. A questo si aggiunge il crollo del traffico sulla rete autostradale e negli aeroporti. Secondo i dati forniti da Atlantia, nell'ultima settimana il traffico sulla rete di Autostrade per l'Italia è sceso del 40,5% rispetto alla stessa settimana dell'anno precedente, mentre negli scali romani di Adr, Fiumicino e Ciampino, il traffico passeggeri si è ridotto del 70,7%.
Il broker Fidentiis scrive che "i numeri parlando da soli e il peggio deve ancora arrivare poiché Abertis non è stata ancora toccata in maniera significativa dagli effetti del Covid-19 che dovrebbero essere chiaramente visibili nelle prossime settimane dopo le misure restrittive sui viaggi prese anche in altri Paesi europei".
Discorso simile per Autogrill, in flessione del 17,7%.
Il nuovo scivolone del prezzo del petrolio (-9% circa il Brent) non dà scampo a tutto il comparto: Saipem (MI:SPMI) perde l'11%, Eni (MI:ENI) il 7,5%. Male anche Tenaris (MI:TENR) che cede il 14,6%. Il gigante Saudi Aramco (SE:2222) ha reso noto che taglierà gli investimenti e i timori degli analisti è che altre major facciano lo stesso. "Riteniamo che altri produttori petroliferi annunceranno tagli ai capex nel breve futuro a causa del crollo del prezzo del Brent", scrive Fidentiis nel daily.
Fra gli industriali FCA (MI:FCHA), travolta dalle vedite, perde il 16,7% dopo lo stop alla produzione in Italia e in Europa. Male anche tutto il comparto automtive europeo con un ribasso del 10%.
Anche Diasorin (MI:DIAS), partita in deciso rialzo sulla scia del via libera al finanziamento dal governo Usa per sviluppo del test rapido per il coronavirus, soccombe alle vendite generalizzate. Il titolo cede il 2,8%.
Unico spunto positivo, il debutto il Borsa all'Aim di Unidata, con un balzo del 4,6%, prima ammissione per l'anno. L'operatore attivo nel settore delle telecomunicazioni, nelle aree "fibra & Networking", "Cloud & Data Center" e "Internet of Things" risente del crescente interesse verso questo comparto in un momento in cui molti lavoratori sono a casa in smart working.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)