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Borsa Milano positiva su balzo banche, sprofonda Atlantia, vendute utility

Pubblicato 13.09.2019, 18:03
Borsa Milano positiva su balzo banche, sprofonda Atlantia, vendute utility
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MILANO, 13 settembre (Reuters) - Piazza Affari chiude in denaro l'ultima seduta della settimana, trainata soprattutto dai bancari dopo l'annuncio delle misure espansive della Bce.

Tra le mosse della banca centrale, ha sorpreso in positivo il fatto che il quantitative easing da 20 miliardi al mese, che parte nel mese di novembre, non avrà limiti di tempo.

A pesare sui corsi, il forte ribasso di Atlantia (MI:ATL) investita dall'inchiesta sul ponte Morandi.

Banche in netto rialzo, con lo spread del rendimento dei titoli di stato decennali italiani e tedeschi a 133 punti base. "Il balzo delle banche italiane risente anche del rialzo del settore in Europa", osserva un broker. Lo stoxx europeo cresce del 3% circa. Le migliori sono Unicredit (MI:CRDI) (+4,3%) e Ubi Banca (MI:UBI) (+3,19%). Intesa (MI:ISP) Sp avanza del 2,8%.

** Seduta da dimenticare per Atlantia che lascia sul terreno l'8,08%, peggiore titolo di Piazza Affari, travolta dalla notizia di arresti e perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta sul ponte Morandi, in un mercato che torna a ragionare su una possibile revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia.

"In questa fase, stante l'incertezza di una eventuale revoca delle concessioni, il mercato preferisce vendere il titolo", osserva un broker.

Perdono terreno le utility, sostenute ieri dopo l'annuncio Bce, in particolare quelle legate ai business regolati, oggetto di realizzi: Italgas (MI:IG) (-1,02), A2A (MI:A2) (-0,3%) e Terna (MI:TRN) che segna un ribasso dell'1,56%.

Tim chiude in rialzo dell'1,36%, mentre lo spread tra azioni ordinarie e risparmio di Telecom Italia (MI:TLIT) tocca un nuovo minimo storico sull'ipotesi di conversione, che dovrà avere un premio a favore dei soci di risparmio, secondo il mercato.

Mediaset (MI:MS) inchiodata a 2,77 euro, il prezzo di recesso per chi non intende aderire all'operazione Media for Europe. Il titolo è di fatto fermo in un range compreso tra 2,85 e 2,75 euro da quando è stata approvata la fusione lo scorso 4 settembre, con i riflettori puntati su quello che farà il socio Vivendi (PA:VIV). Ancora più lontano dal recesso (6,54 euro), il prezzo delle azioni della controllata spagnola Mediaset Espana in flessione dello 0,8% a 6,11 euro. Entro il 21 settembre possono recedere i soci di Mediaset, mentre in Spagna tale diritto può essere esercitato in 30 giorni.

Corre Salini Impregilo (MI:SALI) (+2,89%) in scia dell'accordo con Texas Central per la costruzione di un treno ad alta velocità.

(Giancarlo Navach)

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