MILANO, 5 maggio - L'ultimatum di tre mesi dato alla Bce per giustificare il programma di stimolo, deciso dalla Corte costituzionale tedesca, ha fatto sbandare le Borse, Milano inclusa, con un una ripresa della volatilità, ma poi sono ritornati gli acquisti anche grazie all'apertura positiva di Wall Street.
A fare da traino il balzo del settore oil e i risultati trimestrali positivi che fanno aumentare l'ottimismo sulla ripresa delle economie dopo l'allentamento delle misure di lockdown a causa del coronavirus.
La corte ha detto alla Bundesbank di interrompere entro i prossimi tre mesi l'acquisto di titoli di Stato nell'ambito del programma di stimolo di lunga durata della Bce a meno che Francoforte non possa dimostrare che tali acquisti siano necessari.
"Come prima impressione la decisione tedesca non è positiva. Diciamo che su un documento non chiarissimo si poteva ipotizzare una reazione peggiore o, forse, è stata già anticipata dai mercati", osserva un trader.
Sul fronte dello spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi, la forbice si muove intorno a 241 punti base, ma sta comunque tenendo.
Quanto al greggio prosegue il rally delle quotazioni con il Brent sopra 30 dollari al barile sulle aspettative di un graduale miglioramento dell'economia con l'attenuarsi generalizzato delle misure di contenimento del Covid-19.
Il movimento di recupero del petrolio sta spingendo il settore oil, con Eni (MI:ENI) in crescita del 6,4%, Saipem (MI:SPMI) (+2,4%) e Tenaris (MI:TENR) (+5,4%). In luce anche Maire Tecnimont (+4,2%) dopo che si è aggiudicata a capo di un consorzio un contratto petrolchimico da 1,2 miliardi in Russia. Sul settore impattano positivamente anche i risultati trimestrali di Total che ha confermato la cedola.
Positive anche le banche mentre si infittisce il calendario delle trimestrali. Tra le big, ha riportato il trimestre Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che balza del 5% dopo i risultati del primo trimestre sopra le attese. Trascurata, invece, Unicredit (MI:CRDI).
Nell'automotive Fca (MI:FCHA) cresce del 2% circa, senza sobbalzi dopo i risultati del primo trimestre che vedono la casa automobilistica scivolare in rosso, mentre il Ceo Mike Manley ha confernato la tempistica della fusione con Psa. Ieri i dati sulle immatricolazioni che registra un crollo del 96% in Italia, "risultati molto negativi per aprile, ma in linea con le attese", secondo il broker Fidentiis.
Campari (MI:CPRI) in rialzo dell'1% dopo i risultati del trimestre in calo a causa dell'impatto del coronavirus in Italia per poi protrarsi in lieve rialzo (+0,2%).
Denaro su Tim (MI:TLIT) in crescita del 3,2% in un contesto delle tlc europee positivo.
Strappa Prysmian (MI:PRY) (+6,3%) dopo che la società si è aggiudicata il progetto SuedOstLink in Germania da 500 milioni di euro.
Fra le utility, balzo di Acea (MI:ACE) in crescita del 3,9% in attesa dei risultati il prossimo 13 maggio. Italgas (MI:IG) sale dello 0,4%.
Fra i minori svetta anche oggi la Lazio con un balzo del 5,5% a seguito della ripresa degli allenamenti individuali da parte dei calciatori in vista di una ripartenza del campionato di Serie A ancora da valutare da parte delle autorità.