MILANO (Reuters) - Piazza Affari inizia la settimana con il segno decisamente positivo e si appresta a chiudere in rialzo per la settima seduta consecutiva. L'indice FTSE Mib torna sui livelli di inizio giugno scorso.
La borsa sta digerendo la lunga tornata dei risultati societari in una seduta avara di spunti da segnalare. Un trader rileva che il mercato prosegue nella fase di rally, grazie anche alle trimestrali, visto che gran parte delle aziende hanno anche aumentato le stime per l'anno in corso.
Sul fronte internazionale, avvio debole a Wall Street dopo che un governatore della Banca centrale Usa ha messo in guardia rispetto all'ultimo dato sull'inflazione americana sotto le attese, sottolineando che ci vorranno altri dati affinché la Fed allenti la stretta monetaria.
Intorno alle 16,25 il FTSE Mib avanza dell'1%. Volumi intorno a 1,25 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Sempre ben intonate le banche con le big Unicredit (BIT:CRDI) e Intesa (BIT:ISP) Sp in rialzo rispettivamente dello 0,8% e dell'1%. Piatta Banco Bpm (BIT:BAMI). In un'intervista l'AD Castagna ha detto che la banca non ha in programma acquisizioni nel 2023. Stabile Mps (BIT:BMPS).
Ben intonati gli energetici, con Saipem (BIT:SPMI) che prosegue nel recupero e guadagna il 3,7% tornando sui massimi da metà luglio scorso quando la oil service portò a termine l'aumento di capitale da 2 miliardi di euro.
Tra le utilities, tutte al rialzo, continua anche oggi la fase di correzione di Erg (-6,4%) nonostante la società abbia migliorato le stime su Ebitda e debito nel 2022, penalizzata da un evidente effetto di "sell on news". Ben comprata anche oggi A2A (BIT:A2) (+2,5%) che segue la corsa venerdì post risultati. Il broker Equita scrive di indicazioni confortanti "che ci permettono di migliorare le stime sul 2022".
Volatile la Juventus (BIT:JUVE) (+0,5%), arrivata a guadagnare oltre il 4% stamani, dopo la vittoria per 3-0 contro la Lazio (BIT:LAZI) (-1,9%) e la conquista del terzo posto in classifica a scapito dei biancocelesti nell'ultima gara prima della lunga pausa per i Mondiali in Qatar.
Scivola Azimut (BIT:AZMT) (-0,3%) penalizzata dal taglio del rating da parte di Hsbc a "hold" da "buy" con prezzo obiettivo a 22 euro da 27.
In gran spolvero Leonardo (+4,1%), molto venduta di recente.
Nel pomeriggio è partita anche STM (EPA:STM) (+3,8%) in scia del balzo della concorrente Infineon (+5,5%) dopo i risultati del quarto trimestre.
(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)