TOKYO (Reuters) - L'indice benchmark giapponese Nikkei ha chiuso ai massimi di 13 mesi con le speranze su un accordo commerciale tra Usa e Cina, uno yen più debole e l'aumento dei rendimenti obbligazionari che hanno contribuito a dare slancio ai titoli degli esportatori e delle società finanziarie.
L'indice Nikkei ha chiuso con +0,1% a 23.303,82 punti, i massimi dal 10 ottobre dello scorso anno.
Il più esteso indice Topix ha archiviato la seduta in leggero rialzo a 1.694,45, la chiusura migliore in oltre un anno.
Dollaro non lontano dai massimi di ottobre nel cambio contro lo yen. Le società orientate all'export si sono dunque apprezzate con Hitachi (T:6501) +2,1%, Mitsubishi Motor +1,5% e Kyocera che ha guadagnato l'1,4%.
Il comparto finanziario, sensibile ai tassi di interesse, ha sovraperformato con T&D Holdings che è balzata del 4,2% e Dai-Ichi Life e Mitsubishi Ugj Financial che si sono apprezzate rispettivamente dell'1,7% e dello 0,9%.
Suzuki (T:7269) Motor ha ceduto il 3,6% dopo che gli utili trimestrali sono crollati di quasi un terzo a causa del calo della domanda in India, il suo mercato maggiore. La società ha poi anche tagliato l'outlook sulle vendite per tutto l'anno.
Asahi Group ha perso il 6,1% dopo che ha rivisto al ribasso le previsioni sull'utile operativo annuale e il dividendo di fine anno, citando tra le cause un clima sfavorevole e i flussi valutari.
Kyushu Railway è avanzata del 3,7% grazie al primo riacquisto di azioni proprie della propria storia, del valore di 10 miliardi di yen, dopo aver ricevuto proposte dalla società di investimento Fir Tree Partners.