TOKYO (Reuters) - Il mercato azionario giapponese ha chiuso oggi in ribasso dopo che l'aumento dello yen sul dollaro, provocato dal deludente dato Usa sui servizi, ha colpito i titoli delle aziende dipendenti dall'export e legati ai consumi ciclici.
L'indice Nikkei ha chiuso a -0,41%, 17.012,44 punti. Il più ampio indice Topix ha perso lo 0,23%.
Il dollaro ha perso lo 0,5% contro lo yen, dopo aver toccato in seduta il minimo dal 26 agosto. Il calo del biglietto verde è stato provocato dalla diffusione del dato Usa sulle attività non-manifatturiere sceso a 51,4 punti, il minimo da febbraio 2010, circostanza che sembra escludere definitivamente un rialzo dei tassi d'interesse da parte della Fed nel corso del mese.
A deprimere il mercato ha contribuito anche la notizia, riportata dal quotidiano Sankei, secondo cui i dirigenti della Banca del Giappone sono divisi sulle decisioni da prendere, in vista della riunione del 20-21 settembre nel corso della quale, ha detto il governatore Haruhiko Kuroda, ci sarà una valutazione completa del massiccio programma di stimolo economico.
"Gli investitori pensano che il mercato giapponese probabilmente non trarrà spunti pisitivi dalla politica monetaria negli Usa o in Giappone", dice Norihiro Fujito, senior investment strategist diMitsubishi UFJ Morgan Stanley (NYSE:MS) Securities.
Comunque, a limitare le perdite, c'è stata la speranza che la banca centrale acquisti Etf (exchange traded fund) per contrastare la debolezza del mercato.
"Il Nikkei sarebbe sceso di 200-300 punti, senza la speranza di acquisti di Etf da parte della banca centrale", dice Fujito.
A perdere terreno, sono stati soprattutto i titoli di Toyota Motor, Panasonic e Hitachi (T:6501). Anche le banche sono andate male, con Mitsubishi UFJFinancial Group che ha perso oltre il 3%, MizuhoFinancial Group l'1,8%.
In rialzo invece le utility, con guadagni in particolare per Tokyo Electric Power e Kansai Electric Power, e per il settore delle costruzioni, con Taisei e Kajima.