(Reuters) - Wall Street perde terreno, con il Nasdaq in ribasso di oltre il 2% dopo che le deludenti stime fornite Meta Platform, la controllante di Facebook (NASDAQ:FB), hanno scosso il settore tech e minacciato di frenare sul nascere la ripresa del segmento in borsa.
Intorno alle ore 16,50 italiane, il Dow Jones perde 235,17 punti, o lo 0,65%, a 35.397,68, l'S&P 500 perde 54,98 punti, o lo 1,20%, a 4.533,27, e il Nasdaq scivola di 296,53 punti, o del 2,06%, a 14.122,60.
Il titolo Meta crolla del 24% in quella che diventerebbe la sua peggiore performance giornaliera di sempre, dopo che la società ha presentato un outlook deludente a causa delle nuove regole sulla privacy adottate da Apple (NASDAQ:AAPL) e della crescente concorrenza da rivali come TikTok.
La perdita brucerebbe oltre 200 miliardi di dollari di capitalizzazione di Meta, equivalente a circa lo 0,9% del valore di mercato del Nasdaq e circa lo 0,5% dell'S&P 500.
Male anche il Nasdaq, zavorrato da altri titoli legati ai social media. Twitter e Pinterest (NYSE:PINS) perdono più del 5%, mentre Snapchat crolla del 19,8%.
Scivola anche Microsoft (NASDAQ:MSFT), in ribasso dell'1,5%, mentre Amazon.com (NASDAQ:AMZN) perde il 6,3% in attesa della pubblicazione dei risultati a fine seduta.
Tutti gli 11 settori dell'S&P 500 scambiano in ribasso, in particolare il settore delle telecomunicazioni in calo del 5,2%.
L'indice di volatilità CBOE guadagna 1,57 punti a 23,66, dopo aver toccato i minimi di quasi tre settimane nella seduta precedente.
Il mercato è stato scosso anche dal secondo aumento dei tassi della Bank of England e dalle dichiarazioni della presidente Bce Christine Lagarde, secondo la quale ogni decisione di aumentare i tassi dipenderà dai dati, dopo aver sostenuto a lungo che un aumento dei tassi quest'anno da parte della Bce era "molto improbabile".
Le richieste di sussidi di disoccupazione da parte dei cittadini statunitensi sono scese oltre le attese la scorsa settimana sulla scia di un calo dei casi di Covid-19, segnale che l'atteso rallentamento della crescita dell'occupazione a gennaio è probabilmente temporaneo.
(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Milano Andrea Mandalà)