7 aprile (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono praticamente tutte in rialzo oggi, sull'onda della seduta positiva di Wall Street e mentre il dollaro tiene dopo il rimbalzo contro euro e yen.
Intorno alle 8,50 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo (oggi il Nikkei ha chiuso a +1,25%), è in rialzo dello 0,30% circa.
Il dollaro australiano ha registrato un forte rialzo dopo che la Reserve Bank of Australia ha sorpreso alcuni mantenendo il tasso di sconto al 2,25%. Ma dato che l'economia australiana rischia di dover far fronte al calo del ferro grezzo - principale prodotto da esportazione del Paese - la banca centrale ha comunque lasciato la porta aperta ad azioni future, spiegando che un'ulteriore politica di easing potrebbe essere appropriata.
SYDNEY ha chiuso a +0,46%, con un calo in corso di seduta dovuto alla delusione degli investitori proprio per il mancato intervento sul costo del denaro.
I mercati cinesi hanno toccato i massimi da sette anni, alla vigilia delle trimestrali, dopo che l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua ha detto che un'accelerazione delle Ipo non fermerà l'andamento positivo delle borse. La scorsa settimana l'autorità di borsa cinese ha approvato ben 30 Ipo per aprile, rispetto alle 24 di marzo e febbraio, facendo crescere i timori di una possibile correzione mercato a causa dell'incremento delle vendite di azioni. SHANGHAI è in rialzo di oltre il 2,1%, HONG KONG dello 0,77%. Prada arretra di circa l'1,8%.
SEOUL ha chiuso praticamente piatta dopo che le prese di beneficio su Samsung Electronics e su altri titoli che hanno registrato buone performance hanno fatto ripiegare l'indice dai massimi da sei mesi.
TAIWAN ha chiuso in rialzo dell'1% con acquisti sparsi un po' su tutto il listino in vista delle festività.
MUMBAI ha leggermente recuperato, pur restando in negativo, dopo che la banca centrale ha mantenuto i tassi di interesse al 7,5%, decidendo di aspettare fino a quando non vedrà più chiaro sull'inflazione, dato che le recenti forti piogge hanno aumentato l'incertezza sui prezzi dei generi alimentari, e di dare più tempo alle banche per assorbire i due precedenti tagli dei tassi già realizzati quest'anno.