ROMA (Reuters) - L'azionario asiatico ha raggiunto il livello più alto da tre anni, dopo che una serie di dati economici positivi a livello globale ha stimolato l'appetito per il rischio, spingendo Wall Street ai massimi da sempre.
Secondo gli operatori i gestori si stanno spostando dall'obbligazionario all'equity in questo inizio di trimestre.
Nello stesso tempo l'outlook per i tassi molto bassi nelle maggiori economie e la quasi totale assenza di volatilità sui mercati incoraggiano gli investitori a operazioni di 'carry trade'.
Intorno alle 9 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, guadagna l'1,11%, a 499,31.
La borsa di Tokyo ha toccato in seduta il livello massimo da cinque mesi e il Nikkei ha chiuso con un progresso di 0,29% a 15.369,97.
HONG KONG, chiusa ieri per festività, ha toccato i massimi da quasi sette mesi, sulla scia dei buoni dati economici cinesi e statunitensi e grazie all'ottima performance del settore immobiliare. Prada guadagna circa l'1,2%.
In territorio negativo invece SHANGHAI, principalmente a causa delle perdite di alcuni big.
MUMBAI sale, con l'indice BSE ai massimi dopo che ieri il ministro delle Finanze Arun Jaitley si è espresso contro il "populismo insensato", facendo pensare che annuncerà rigide misure di consolidamento fiscale con la prima legge finanziaria attesa il prossimo 10 luglio.
TAIWAN ha chiuso al livello più alto dalla fine del 2007 sempre sulla scia di Wall Street. Tra i titoli migliori TSMC, primo contractor per la produzione di chip al mondo e fornitore di Apple.
In territorio positivo anche SEOUL, con il miglior livello di chiusura dallo scorso 28 maggio.
SYDNEY chiude con un balzo dell'1,5%, con gli investitori che sulla scia di Wall Street hanno acquistato titoli australiani dopo i recenti cali.
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