(Reuters) - Giornata positiva per le borse dell'area Asia-Pacifico, spinte soprattutto dai mercati cinesi.
Intorno alle 8,40 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, segna +0,35%.
La borsa giapponese ha chiuso per l'ottava seduta consecutiva in rialzo - in quella che è la serie più lunga dall'agosto scorso - anche se alcuni analisti avvertono che i volumi di scambio leggeri potrebbero indicare una correzione del mercato.
HONG KONG è arrivata a toccare in corso di seduta +1,5%, quasi ai massimi da sette anni, sulle attese di nuovi flussi di denaro dopo la decisione del governo di consentire gli investimenti incrociati tra la borsa dell'ex colonia britannica e quella cinese dal prossimo primo luglio. Prada guadagna quasi l'1,6%.
Anche SHANGHAI - che ieri ha chiuso a +3,4% - è in rialzo, vicina ai massimi da sette anni, e va bene anche l'indice CSI300 che raccoglie i migliori titoli di Shanghai e Shenzhen. Bene anche i titoli tecnologici e quelli legati alla Difesa, sull'onda della politica 'muscolare' di Pechino.
TAIWAN chiude in positivo, con i titoli delle compagnie aeree e delle agenzie di viaggio in particolare che beneficiano di un accordo con la Cina sui passeggeri in transito.
SIDNEY ha chiuso anche oggi in rialzo - quarta seduta consecutiva - toccando i massimi da tre settimane, dopo un rimbalzo del prezzo del ferro grezzo che ha spinto gli investitori all'acquisto dei titoli minerari.
SEUL ha chiuso in negativo, mentre la moneta locale, il won, ha registrato la più forte caduta rispetto al dollaro in due mesi e mezzo.
Praticamente piatta SINGAPORE nonostante una robusta crescita del Pil nel primo trimestre, il che spingerà probabilmente l'autorità monetaria locale a mantenere inalterata la propria politica.