Investing.com – I mercati azionari asiatici sono scesi lunedì, il sentimento del mercato ha risentito dei timori in corso su un potenziale default greco, mentre le perdite degli esportatori giapponesi hanno segnato un calo al minimo di 29 mesi.
Alla chiusura degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è precipitato del 3,2%, in Australia, l’indice ASX/200 è sceso dell’1,1%, mentre in Giappone, il Nikkei 225 ha perso il 2,17% dopo essere stato chiuso venerdì.
I timori per un potenziale default greco si sono intensificati durante il fine settimana dopo che il vice ministro delle Finanze tedesco Joerg Asmussen ha dichiarato che una decisione in merito alla nuova tranche di fondi di salvataggio per la Grecia potrebbe richiedere più tempo del previsto, aggiungendo al nervosismo degli investitori per la crisi del debito in corso nella zona euro.
Le azioni degli esportatori giapponesi altamente esposte verso i mercati europei sono andate sotto pressione, tra le prospettive in calo per proventi da esportazione. Le azioni Sony hanno segnato -4,1%, mentre le case automobilistiche Nissan e Toyota sono scese del 3,6% e dell’1,7% rispettivamente.
I titoli legati alle materie prime hanno segnato dei forti cali, con le azioni Inpex principale produttore nipponico di petrolio in calo del 3%. Il produttore di rame JX Holdings ha visto le azioni scendere del 5,6%, mentre le azioni della Mitsubishi Corporation, il principale rivenditore di materie prime ha segnato -7,95%.
I titoli Nippon Electric Glass sono precipitati del 12,3% dopo aver tagliato le sue previsioni dell’utile netto del secondo semestre a causa della debole domanda di schermi piatti.
A Hong Kong, le azioni dei produttori di materie prime hanno riportato delle perdite, sulla scia dei cali di oro e petrolio sul New York Mercantile Exchange, smorzando le prospettive di guadagno per gli esploratori di energia.
Il colosso di petrolio e gas CNOOC ha visto un calo del 3,55% delle azioni, Aluminum Corporation of China è sceso al 2%, mentre le azioni del principalel gruppo minerario cinese, Zijin Mining, precipita a - 9,2%.
Contribuendo anche alle perdite, le azioni di Esprit Holdings, il rivenditore con sede a Hong Kong ha in Europa il suo principale mercato ha segnato -7,9%.
Nel frattempo, le prospettive per i mercati azionari europei sono estremamente ribassiste: futures EURO STOXX 50 -2,4%, futures francesi CAC 40 -2,5%, futures FTSE 100 -1,8%, mentre i futures tedeschi DAX hanno segnato una perdita dell’ 1,95%.
Nel corso della giornata, l'Istituto per la ricerca economica Ifo pubblicherà un rapporto sulla fiducia delle imprese tedesche, mentre gli Stati Uniti produrranno i dati del governo sulle vendite di case nuove.
Alla chiusura degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è precipitato del 3,2%, in Australia, l’indice ASX/200 è sceso dell’1,1%, mentre in Giappone, il Nikkei 225 ha perso il 2,17% dopo essere stato chiuso venerdì.
I timori per un potenziale default greco si sono intensificati durante il fine settimana dopo che il vice ministro delle Finanze tedesco Joerg Asmussen ha dichiarato che una decisione in merito alla nuova tranche di fondi di salvataggio per la Grecia potrebbe richiedere più tempo del previsto, aggiungendo al nervosismo degli investitori per la crisi del debito in corso nella zona euro.
Le azioni degli esportatori giapponesi altamente esposte verso i mercati europei sono andate sotto pressione, tra le prospettive in calo per proventi da esportazione. Le azioni Sony hanno segnato -4,1%, mentre le case automobilistiche Nissan e Toyota sono scese del 3,6% e dell’1,7% rispettivamente.
I titoli legati alle materie prime hanno segnato dei forti cali, con le azioni Inpex principale produttore nipponico di petrolio in calo del 3%. Il produttore di rame JX Holdings ha visto le azioni scendere del 5,6%, mentre le azioni della Mitsubishi Corporation, il principale rivenditore di materie prime ha segnato -7,95%.
I titoli Nippon Electric Glass sono precipitati del 12,3% dopo aver tagliato le sue previsioni dell’utile netto del secondo semestre a causa della debole domanda di schermi piatti.
A Hong Kong, le azioni dei produttori di materie prime hanno riportato delle perdite, sulla scia dei cali di oro e petrolio sul New York Mercantile Exchange, smorzando le prospettive di guadagno per gli esploratori di energia.
Il colosso di petrolio e gas CNOOC ha visto un calo del 3,55% delle azioni, Aluminum Corporation of China è sceso al 2%, mentre le azioni del principalel gruppo minerario cinese, Zijin Mining, precipita a - 9,2%.
Contribuendo anche alle perdite, le azioni di Esprit Holdings, il rivenditore con sede a Hong Kong ha in Europa il suo principale mercato ha segnato -7,9%.
Nel frattempo, le prospettive per i mercati azionari europei sono estremamente ribassiste: futures EURO STOXX 50 -2,4%, futures francesi CAC 40 -2,5%, futures FTSE 100 -1,8%, mentre i futures tedeschi DAX hanno segnato una perdita dell’ 1,95%.
Nel corso della giornata, l'Istituto per la ricerca economica Ifo pubblicherà un rapporto sulla fiducia delle imprese tedesche, mentre gli Stati Uniti produrranno i dati del governo sulle vendite di case nuove.