Investing.com – Le borse asiatiche registrano perfomance negative nella giornata di lunedì, i mercati hanno risentito delle proteste in corso in Egitto, e gli esportatori giapponesi scendono sotto uno yen più forte.
Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,63%, il Kospi Composite della Corea del Sud precipita dell’ 1,81%, mentre il Nikkei 225 crolla a -1,18%.
Le proteste in Egitto, arrivate oggi al sesto giorno consecutivo, minacciano il Presidente Hosni Mubarak e sollevano i timori di un’eventuale diffusione della crisi ai paesi vicini del Medio Oriente.
Intanto, i principali esportatori giapponesi hanno registrato performance in discesa come conseguenza dell’apprezzamento dello yen, scoraggiando le prospettive per i proventi da esportazione.
Le azioni del gigante dell'elettronica Sony precipitano del 2,72%, Canon, maggiore produttore mondiale di macchine fotografiche digitali, ha visto un calo dello 0,98%, mentre le quote in Honda, che ottiene circa il 70% del suo fatturato all'estero, scendono dell’ 1,42%.
Le azioni della terza casa automobilistica nipponica, Nissan, crollano del 2,24% dopo aver dichiarato di aver temporaneamente interrotto la produzione nello stabilimento di produzione in Egitto.
Le azioni del terzo produttore mondiale di memoria chip, Elpida Memory, precipitano del 3,02% dopo che il quotidiano Nikkei ha riportato che l'azienda avrebbe registrato una perdita trimestrale di circa 20 miliardi di yen, a causa della riduzione dei prezzi dei chip di memoria dinamica ad accesso casuale.
A Hong Kong, le azioni del settore immobiliare hanno riportato perdite a causa della speculazione derivante da un ulteriore inasprimento delle misure del governo cinese volte a raffreddare i prezzi.
Le azioni del principale gruppo immobiliare di Hong Kong, Hutchison Whampoa, sono crollate del 2,23%, il rivale Sino Land Company ha visto un crollo dell’1,73%, mentre Lai Sun Development precipitano dell’1,75%.
L’indice australiano S&P/ASX 200 è sceso dello 0,44% trainato del ribasso delle materie prime.
Azioni del principale gruppo minerario mondiale BHP Billiton perdono lo 0,98%, il rivale Rio Tinto ha visto le azioni crollare del 2,06%, mentre il produttore di platino Platinum Australia ha visto un crollo vertiginoso del 5,13%.
Le prospettive per i mercati azionari europei, nel frattempo,sono ottimiste. I futures EURO STOXX 50 indicano un guadagno dello 0,27%, i futures dell’indice francese CAC 40 prevedono un aumento dello 0,57%, futures FTSE 100 ha segnato un aumento dello 0,24%, mentre i futures dell’indice tedesco DAX indicano +0,22%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulla spesa per consumi personali. Il rapporto contiene anche i dati sul reddito personale sulla spesa. Il paese pubblicherà inoltre l’indice PMI di Chicago.
Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,63%, il Kospi Composite della Corea del Sud precipita dell’ 1,81%, mentre il Nikkei 225 crolla a -1,18%.
Le proteste in Egitto, arrivate oggi al sesto giorno consecutivo, minacciano il Presidente Hosni Mubarak e sollevano i timori di un’eventuale diffusione della crisi ai paesi vicini del Medio Oriente.
Intanto, i principali esportatori giapponesi hanno registrato performance in discesa come conseguenza dell’apprezzamento dello yen, scoraggiando le prospettive per i proventi da esportazione.
Le azioni del gigante dell'elettronica Sony precipitano del 2,72%, Canon, maggiore produttore mondiale di macchine fotografiche digitali, ha visto un calo dello 0,98%, mentre le quote in Honda, che ottiene circa il 70% del suo fatturato all'estero, scendono dell’ 1,42%.
Le azioni della terza casa automobilistica nipponica, Nissan, crollano del 2,24% dopo aver dichiarato di aver temporaneamente interrotto la produzione nello stabilimento di produzione in Egitto.
Le azioni del terzo produttore mondiale di memoria chip, Elpida Memory, precipitano del 3,02% dopo che il quotidiano Nikkei ha riportato che l'azienda avrebbe registrato una perdita trimestrale di circa 20 miliardi di yen, a causa della riduzione dei prezzi dei chip di memoria dinamica ad accesso casuale.
A Hong Kong, le azioni del settore immobiliare hanno riportato perdite a causa della speculazione derivante da un ulteriore inasprimento delle misure del governo cinese volte a raffreddare i prezzi.
Le azioni del principale gruppo immobiliare di Hong Kong, Hutchison Whampoa, sono crollate del 2,23%, il rivale Sino Land Company ha visto un crollo dell’1,73%, mentre Lai Sun Development precipitano dell’1,75%.
L’indice australiano S&P/ASX 200 è sceso dello 0,44% trainato del ribasso delle materie prime.
Azioni del principale gruppo minerario mondiale BHP Billiton perdono lo 0,98%, il rivale Rio Tinto ha visto le azioni crollare del 2,06%, mentre il produttore di platino Platinum Australia ha visto un crollo vertiginoso del 5,13%.
Le prospettive per i mercati azionari europei, nel frattempo,sono ottimiste. I futures EURO STOXX 50 indicano un guadagno dello 0,27%, i futures dell’indice francese CAC 40 prevedono un aumento dello 0,57%, futures FTSE 100 ha segnato un aumento dello 0,24%, mentre i futures dell’indice tedesco DAX indicano +0,22%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulla spesa per consumi personali. Il rapporto contiene anche i dati sul reddito personale sulla spesa. Il paese pubblicherà inoltre l’indice PMI di Chicago.