(Reuters) - I titoli europei sono in rialzo dopo l'annuncio di solidi risultati da parte del gruppo svizzero di wealth management Julius Baer e dell'olandese Philips, che hanno controbilanciato i timori relativi alle nuove restrizioni contro il coronavirus in tutto il continente.
L'indice paneuropeo STOXX 600 è in rialzo dello 0,5% e rimbalza dalle lievi perdite registrate la scorsa settimana.
Julius Baer guadagna il 5,4% dopo aver annunciato un miglioramento della redditività per la prima volta quest'anno, grazie all'aumento dell'attività dei clienti e alla riduzione dei costi.
Ne risente positivamente l'indice dei servizi finanziari, in rialzo dell'1,1%, con Credit Suisse e Ubs che avanzano tra il 2,4% e il 3,8%.
Philips, multinazionale olandese che si occupa di tecnologie per la salute, guadagna il 2,9% grazie a un balzo superiore alle attese dell'utile core, pari al 32%.
Al miglioramento del sentiment contribuiscono anche le speranze dell'arrivo di un vaccino contro il coronavirus entro la fine dell'anno e quelle per un nuovo pacchetto di misure di stimolo negli Stati Uniti prima delle elezioni presidenziali di novembre.
Gli investitori hanno così relegato in secondo piano i timori relativi alle nuove restrizioni per Covid imposte in diverse parti d'Europa e l'impatto che potrebbero avere sulla nascente ripresa economica.
Danone (PA:DANO), primo produttore di yogurt al mondo, è in rialzo dell'1,4% dopo che l'azienda francese ha ripristinato le previsioni per l'anno in corso e comunicato l'avvio di una review dei propri asset.
Saab, società svedese per la difesa, crolla del 11,9% in coda allo STOXX 600 dopo aver riportato un calo dell'utile del terzo trimestre e non aver confermato il precedente outlook finanziario per l'anno in corso.
Renault (PA:RENA) scivola dell'1,6% dopo aver annunciato di voler presentare, il prossimo anno, un piano di rilancio di otto anni, in un quadro in cui la domanda è in calo.
Boohoo rivenditore online di moda britannico, crolla del 12% dopo aver confermato che PwC non si candiderà a revisore contabile per l'azienda a seguito delle indiscrezioni relative alle condizioni di lavoro nella supply chain.