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Borse Europa, verso peggiore settimana da febbraio su timori inflazione

Pubblicato 14.05.2021, 11:41
© Reuters. La borsa di Parigi, nel quartiere La Defense a Parigi, Francia, 14 dicembre 2016. REUTERS / Benoit Tessier
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(Reuters) - L'azionario europeo è in leggero rialzo, pur rimanendo in corsa per il peggior calo settimanale da fine febbraio, con gli investitori che mantengono una posizione cauta visti i timori di inflazione negli Usa.

Alle 10,40 lo STOXX600 è in rialzo di 0,31%, con i sottoindici bancario e delle vendite al dettaglio in testa ai guadagni.

L'indice punta ad un calo settimanale di 1,4%, con il rally dei prezzi delle materie prime e segnali di un'accelerazione dell'inflazione negli Usa che hanno generato timori di un aumento anticipato dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Gli investitori terranno d'occhio le vendite al dettaglio Usa e i dati sulla produzione industriale attesi per oggi nel tentativo di valutare se queste pressioni inflazionistiche siano destinate ad avere vita breve, come nell'opinione della Fed.

"O questa impennata dell'inflazione è temporanea, oppure la Fed è pericolosamente compiacente. In entrambi i casi, la tolleranza per un'alta inflazione sarà testata ulteriormente nei mesi a venire" ha scritto in una nota Kit Juckes, analista presso Societe Generale.

Le statistiche settimanali di Bank of America (NYSE:BAC) sui flussi di finanziamento mostrano che gli investitori hanno abbandonato i fondi azionari tech, facendo il pieno di protezione dall'inflazione.

© Reuters. La borsa di Parigi, nel quartiere La Defense a Parigi, Francia, 14 dicembre 2016. REUTERS / Benoit Tessier

Benché la crescita dei prezzi sia meno problematica nella zona euro, gli investitori leggeranno con attenzione le minute dell'ultimo meeting della Bce, che saranno pubblicate nel corso della giornata di oggi, per trovare indizi sul tapering del programma di acquisto di titoli sovrani.

Il gruppo agroalimentare francese Danone (PA:DANO) ha ceduto il 2% dopo che Goldman Sachs (NYSE:GS) ha declassato il titolo a "sell", portando come ragione trend demografici più deboli, particolarmente in Cina, che peseranno sulle sue attività di nutrizione specializzata.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)

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