Investing.com – I mercati statunitensi hanno aperto in negativo quest’oggi, in seguito alle dichiarazioni del presidente della BCE Mario Draghi che hanno pesato enormemente sulla moneta unica, mentre i dati positivi USA hanno fatto scendere le aspettative verso un nuovo intervento della Fed.
Nei primi scambi statunitensi il Dow Jones Industrial Average ha indicato un calo dello 0,54%, l’S&P 500 ha segnato -0,48%, mentre l’indice Nasdaq Composite ha indicato -0,16%.
Il sentimento è andato sotto pressione dopo che il presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che le previsioni economiche affrontano dei rischi al ribasso, aggiungendo che nel secondo trimestre i dati macro indicano una situazione più debole.
Draghi ha affermato che ci sono “nuovamente deboli prospettive di crescita economica” e che “c'è un’elevata incertezza”.
La BCE ha annunciato un taglio dei tassi dello 0,25%, allo 0,75% in un tentativo di sostenere la crescita economica. La banca centrale ha inoltre abbassato il prestito marginale all’1,50% dall’1,75%, ed il tasso di deposito allo 0% dallo 0,25%.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 30 giugno è sceso a 374.000 contro le previsioni di un calo a 385.000.
I dati seguono il rapporto della società di elaborazione buste paga ADP che ha dichiarato che non l’occupazione non agricola privata è aumentata di un destagionalizzato 176.000 nel mese di giugno, superando di gran lunga le aspettative per un aumento a 105.000.
I titoli finanziari
sono in calo, con JP Morgan che segna -2,20%, Bank of America indica un calo dell’1,74%, mentre Citigroup e Goldman Sachs che segnano rispettivamente -1,37% e -1,24%.
Dall’altra parte dell’Atlantico, i mercati azionari europei sono stati al ribasso. L’indice EURO STOXX 50 è sceso dell’1,32%, il francese CAC 40 ha segnato -1,20%, in Germania il DAX ha segnato -0,72%, mentre il FTSE 100 britannico ha segnato -0,09%.
Durante la sessione asiatica, l’indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato +0,3%, mentre il giapponese Nikkei 225 ha segnato -0,3%.
Sempre oggi la Spagna ha collocato quasi l’intera somma messa all’asta di 3 miliardi di euro in titoli di stato, vendendo 2,997 miliardi a rendimenti in salita.
La Spagna il rendimento dei titoli a 10 anni è salito a 6,53% in seguito all’asta, riavvicinandosi alla soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine.
Nel corso della giornata negli Stati Uniti l’Institute of Supply Management rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi.
Nei primi scambi statunitensi il Dow Jones Industrial Average ha indicato un calo dello 0,54%, l’S&P 500 ha segnato -0,48%, mentre l’indice Nasdaq Composite ha indicato -0,16%.
Il sentimento è andato sotto pressione dopo che il presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che le previsioni economiche affrontano dei rischi al ribasso, aggiungendo che nel secondo trimestre i dati macro indicano una situazione più debole.
Draghi ha affermato che ci sono “nuovamente deboli prospettive di crescita economica” e che “c'è un’elevata incertezza”.
La BCE ha annunciato un taglio dei tassi dello 0,25%, allo 0,75% in un tentativo di sostenere la crescita economica. La banca centrale ha inoltre abbassato il prestito marginale all’1,50% dall’1,75%, ed il tasso di deposito allo 0% dallo 0,25%.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 30 giugno è sceso a 374.000 contro le previsioni di un calo a 385.000.
I dati seguono il rapporto della società di elaborazione buste paga ADP che ha dichiarato che non l’occupazione non agricola privata è aumentata di un destagionalizzato 176.000 nel mese di giugno, superando di gran lunga le aspettative per un aumento a 105.000.
I titoli finanziari
sono in calo, con JP Morgan che segna -2,20%, Bank of America indica un calo dell’1,74%, mentre Citigroup e Goldman Sachs che segnano rispettivamente -1,37% e -1,24%.
Dall’altra parte dell’Atlantico, i mercati azionari europei sono stati al ribasso. L’indice EURO STOXX 50 è sceso dell’1,32%, il francese CAC 40 ha segnato -1,20%, in Germania il DAX ha segnato -0,72%, mentre il FTSE 100 britannico ha segnato -0,09%.
Durante la sessione asiatica, l’indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato +0,3%, mentre il giapponese Nikkei 225 ha segnato -0,3%.
Sempre oggi la Spagna ha collocato quasi l’intera somma messa all’asta di 3 miliardi di euro in titoli di stato, vendendo 2,997 miliardi a rendimenti in salita.
La Spagna il rendimento dei titoli a 10 anni è salito a 6,53% in seguito all’asta, riavvicinandosi alla soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine.
Nel corso della giornata negli Stati Uniti l’Institute of Supply Management rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi.