Di Dhirendra Tripathi
Investing.com - Il titolo BP (NYSE:BP) rimbalza dell’1,5% negli scambi premarket di questo martedì, mentre guadagna l'1% a Londra dopo aver registrato i migliori utili in otto anni pari a 12,8 miliardi di dollari nel 2021.
Ha contribuito ai rialzi anche la promessa della società di aggiungere un miliardo di dollari al programma di riacquisto azioni, a 1,5 miliardi di dollari a trimestre da 1,25 miliardi, con i colossi degli energetici che tornano a sfornare denaro dopo un lungo periodo di carenza.
Lo stallo USA-Russia sull’Ucraina, le economie in ripresa, un rigido inverno e la riluttanza e/o incapacità dell’OPEC e dei suoi alleati di pompare di più sono tutti fattori che hanno contribuito a spingere i prezzi dell’energia ai massimi di sette anni nelle ultime settimane. Il prezzo del greggio ha superato i 93 dollari al barile la scorsa settimana, il massimo dall’ottobre 2014.
Essere una società integrata ha aiutato, con i prezzi più alti di petrolio e gas che hanno comportato maggiori entrate nelle operazioni upstream, mentre i volumi di produzione più alti hanno migliorato i margini nell’attività di raffinazione downstream.
Le entrate nette riviste sono state pari a 4 miliardi di dollari nel quarto trimestre, il massimo dal 2013, rispetto agli appena 115 milioni di dollari dello scorso anno.
I risultati della divisione trading, che dipende dall’utilizzo della volatilità dei prezzi per i profitti, sono stati più deboli.
Nel complesso, le vendite del quarto trimestre ed altri ricavi operativi registrano un’impennata di oltre il 91% superando i 50 miliardi di dollari. Comprese altre entrate, i ricavi totali sono di oltre 52 miliardi di dollari.
Secondo gli analisti di Redburn citati da Bloomberg, la dichiarazione di BP implica riacquisti totali di 6 miliardi di dollari per l’anno. E questo rispetto al programma di riacquisto azioni di Exxon (NYSE:XOM) da 10 miliardi di dollari ed agli 8,5 miliardi di Shell (NYSE:SHEL) solo per la prima metà del 2022.