Bridgewater Associates, uno dei maggiori hedge fund al mondo, ha ridotto in modo significativo la sua esposizione alle società cinesi quotate negli Stati Uniti, secondo quanto riportato negli ultimi documenti normativi. La mossa arriva in concomitanza con l'intensificarsi della guerra tecnologica globale e con l'aggravarsi delle sfide economiche della Cina.
L'hedge fund, che a fine marzo gestiva circa 197 miliardi di dollari, ha iniziato a ritirarsi dalla Cina nel giugno dello scorso anno. Questo cambiamento strategico si è verificato quando i rendimenti di Bridgewater sono diminuiti e la Federal Reserve statunitense ha attuato politiche monetarie più restrittive, in contrasto con gli sforzi di allentamento della Cina. Di conseguenza, l'indice MSCI China ha subito un calo del 3% nel terzo trimestre, mentre l'indice Nasdaq Golden Dragon ha registrato un modesto guadagno dell'1,6%.
In un dettagliato documento 13F pubblicato nella notte a New York, Bridgewater ha rivelato che al 30 settembre aveva completamente disinvestito da 10 società cinesi quotate negli Stati Uniti. Tra queste figurano nomi importanti come XPeng, Li Auto (NASDAQ:LI), HutchMed e BeiGene. Inoltre, Bridgewater ha venduto tutte le sue partecipazioni nelle importanti società di semiconduttori TSMC e Micron.
L'azienda ha anche ridotto i suoi investimenti in una serie di altre società come il produttore di veicoli elettrici Nio, la piattaforma di e-commerce PDD Holdings, il fornitore di servizi finanziari Lufax Holdings, la società di ristorazione Yum China, l'operatore alberghiero H Group e l'agenzia di viaggi Trip.com.
Tra i cambiamenti strategici c'è stato il ritiro di Bridgewater da Sea Ltd., un gruppo di e-commerce con sede a Singapore che ha affrontato problemi di crescita ed è uscito dai mercati non redditizi. Questa mossa si allinea a una più ampia tendenza dei fondi globali a ritirarsi dai mercati cinesi; durante il crollo immobiliare della Cina, gli investitori internazionali hanno ritirato 10,9 miliardi di dollari dal mercato onshore cinese.
Ray Dalio, fondatore di Bridgewater Associates, ha condiviso le sue considerazioni sull'evoluzione del panorama geopolitico tra Washington e Pechino. In un post su LinkedIn, Dalio ha previsto che, mentre il conflitto militare potrebbe essere meno probabile, un intenso confronto economico e tecnologico è imminente.
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