di Andrea Mandala
MILANO (Reuters) - Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) ha ricevuto una bozza di offerta per il salvataggio di Banca Carige (MI:CRGI) da parte di Apollo Global Management che al momento non è pienamente valutabile.
Entrando alla riunione del consiglio del fondo, in corso a Milano, il presidente Salvatore Maccarone ha dichiarato: "abbiamo un'ipotesi che va sviluppata, valuteremo ma non siamo ancora in grado di decidere".
Secondo quanto dichiarato da Maccarone la bozza di offerta è giunta per mano di un adviser ma non contiene il nome del soggetto proponente.
Due fonti vicine alla situazione hanno riferito che la bozza di offerta arriva dal fondo Usa Apollo Global Management per il tramite di Equita Sim.
Non è stato possibile avere un commento da Apollo.
Maccarone ha precisato che la riunione odierna era già in programma e che sul fronte Carige ci sarà qualche valutazione ma non si prenderanno decisioni.
"Oggi la illustro ma non è ancora valutabile", in quanto "non ha ancora i connotati necessari per essere valutata", ha ribadito.
La proposta potrebbe portare il Fondo ad avere la maggioranza di Carige, ponendo qualche elemento critico in tema di governance da approfondire, ha aggiunto Maccarone.
Lo Schema Volontario del Fitd detiene un bond subordinato di Carige da 320 milioni di euro destinato a essere convertito in equity nell'ambito di un aumento di capitale che secondo indiscrezioni stampa, nella nuova proposta, si aggirerebbe intorno ai 500 milioni.
"E' un problema perché la ricapitalizzazione e la conversione integrale porta a una partecipazione consistente. Potrebbe accadere", ha risposto Maccarone a chi gli chiedeva se con la nuova proposta il Fondo arriverebbe a superare il 51% del capitale di Carige.
Un altro elemento da valutare riguarda un eventuale passaggio del bond Carige dallo Schema Volontario al Fondo obbligatorio partecipato da tutto il sistema bancario. Questo, ha spiegato Maccarone, "è una prospettiva" legata anche alla struttura complessiva dell'operazione che potrebbe richiedere un intervento "più complesso" da parte del sistema bancario.
"Se l'operazione è semplice e consiste solo nel contributo al capitale e nella conversione del bond" resta nell'ambito dello Schema Volontario. "Se invece c'è necessità di qualche intervento ulteriore, allora probabilmente è opportuno che lo faccia un unico soggetto", ha detto Maccarone riferendosi al fondo obbligatorio, con il quale ci sarebbe "una maggiore condivisione di tutto il sistema bancario".
Maccarone ha ricordato che il Fondo obbligatorio potrebbe tornare attivo grazie anche alla sentenza del Tribunale Ue sul caso Tercas che ha rimosso i vincoli sul suo intervento.
"Oggi voglio sentire la reazione dei colleghi, quali sono gli umori per questa ipotesi e poi vedremo", ha concluso.
Sui tempi, Maccarone ha osservato che non ci sono scadenze formali da parte della Bce ma "la mia impressione è che prima dell'estate qualcosa debba venir fuori". In ogni caso Carige, non avendo esigenze immediate di liquidità, potrebbe prendersi tutto il tempo necessario per trovare una soluzione adeguata.
L'offerta, se si concretizzerà, sarà esaminata da un prossimo consiglio del Fondo non ancora convocato, ha detto Maccarone lasciando la riunione.
(Hanno collaborato Elisa Anzolin, Pamela Barbaglia)