MILANO (Reuters) - La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Carige (BIT:CRGI_old) e del suo ex AD Paolo Fiorentino con le imputazioni di falso in bilancio e manipolazione del mercato.
Lo si evince dall'atto con cui il Gup di Milano Giulio Fanales ha fissato all'8 novembre la data di inizio dell'udienza preliminare al termine della quale il giudice deciderà se mandare a processo gli imputati o proscioglierli.
Al centro del procedimento c'è la mancata comunicazione nella prima semestrale del 2018 della necessità di svalutare crediti per 254,7 milioni, secondo le richieste della Bce.
Di quella cifra ne vennero invece svalutati 39,7 milioni.
Oltre che per l'ex AD e per la banca, in base alla legge 231 sulla responsabilità penale delle società per ipotesi di reato ascritte a propri dirigenti, la procura ha chiesto anche il processo per l'allora dirigente preposto alla stesura dei documenti contabili, Mauro Mangani.
"Sono assolutamente confidente che già in sede di udienza preliminare si dimostrerà la totale trasparenza del comportamento di Paolo Fiorentino", ha detto a Reuters il legale dell'ex AD, l'avvocato Giuseppe Iannaccone.
Non hanno al momento commentato i legali di Mangani e della banca.
L'inchiesta partì da una denuncia sulla gestione dell'istituto prima del commissariamento Bce presentata dagli azionisti Malacalza alla procura di Genova, che la trasferì poi a Milano per competenza territoriale.
Nella sua richiesta di rinvio a giudizio, la procura di Milano ha indicato fra le persone offese anche la Consob e la società Malacalza Investimenti.
(Emilio Parodi, editing Stefano Bernabei)