MILANO (Reuters) - Tra le ragioni che avrebbero indotto BlackRock a ritirarsi dal piano di salvataggio di Carige (MI:CRGI) vi sarebbero anche questioni di tipo sindacale legate agli eventuali nuovi esuberi.
E' quanto ipotizza Salvatore Maccarone, presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che, nel piano del fondo Usa, poi naufragato, avrebbe dovuto partecipare all'aumento di capitale di Carige convertendo il bond da 320 milioni circa sottoscritto lo scorso novembre.
Il piano industriale presentato a fine febbraio dai commissari straordinari di Carige prevedeva un ridimensionamento del personale di circa mille unità, mentre indiscrezioni stampa ipotizzavano che con il piano del colosso dell'asset manager gli esuberi sarebbero stati circa il doppio.
Le ipotesi di ulteriori tagli avevano scatenato le reazione dei sindacati, preoccupati degli effetti che una Carige targata BlackRock avrebbe trasformato la banca ligure in una 'boutique finanziaria' ridimensionando drasticamente la sua struttura.
Con BlackRock "le strade si sono separate per ragioni ancora non note, non si sa ancora perché", dice Maccarone.
"Ad un certo punto c'è stata qualche turbolenza sul piano sindacale. Può essere questo che può avere indotto" BlackRock ad abbandonare il progetto, ipotizza. "Perché ragioni attinenti alla banca non mi sembrano possibili", aggiunge ricordando che il dialogo sull'intervento di salvataggio si stava protraendo da "due mesi".
"Anche la situazione politica economica del paese.. quella è sempre uguale", aggiunge.
Il presidente del Fitd ribadisce la disponibilità del sistema bancario a contribuire al salvataggio di Carige, con la conversione del bond, anche con altri investitori. "Ci sono altri commensali al tavolo. Noi in questo momento siamo in attesa", dice specificando tuttavia che dopo BlackRock "non abbiamo incontrato altri fondi".
LIQUIDAZIONE E' UN "NONSENSE"
I commissari straordinari continuano a lavorare ad una soluzione di mercato per Carige, che troverebbe anche il sostegno del primo azionista Malacalza Investimenti. In mancanza di un investitore privato, si aprirebbe la strada dell'intervento dello Stato attraverso una 'ricapitalizzazione precauzionale', già prevista da un decreto di inizio anno.
Fonti Reuters vicine alla situazione ritengono tuttavia che la soluzione della crisi di Carige debba passare per una procedura di liquidazione -- come accaduto nel 2017 per le banche venete -- se l'istituto non troverà un acquirente, contrariamente al piano di salvataggio pubblico.
"Non ho nessuna consapevolezza, né informazione e né idea che questo sia vero", commenta Maccarone. "E' una della possibili soluzioni ma in questo momento nessuno ne parla...non mi risulta sia vera", aggiunge.
Il presidente del Fitd rimane comunque ottimista su una soluzione positiva per la banca.
"Qualcosa succederà", dice ipotizzando che la Bce, anche se senza avere fissato una scadenza precisa, abbia concesso circa "quattro-cinque settimane" per trovare una soluzione di mercato.
"E' tutto da vedere, tutto da fare, perché parlare oggi di liquidazione è un nonsense", ribadisce.
Nell'ipotesi di una procedura di liquidazione coatta amministrativa, il bond sottoscritto dal Fitd "evapora", conclude.
(Andrea Mandalà)