ROMA (Reuters) - Il presidente dell'Abi Antonio Patuelli confida che Carige (MI:CRGI) riuscirà a restituire integralmente il prestito subordinato da 320 milioni sottoscritto da alcune banche aderenti allo schema volontario creato presso il Fondo di tutela dei depositi (Fitd).
La banca genovese ha varato una manovra di rafforzamento patrimoniale che prevede prima l'emissione di un bond subordinato di 400 milioni di euro, di cui 320 milioni sottoscritti dallo schema volontario Fitd e successivamente un aumento di capitale da 400 milioni mirato ad assorbire l'emissione del bond.
In caso di inoptato nell'aumento verrebbe convertito in azioni parte del subordinato. Lo schema volontario non può avere partecipazioni di controllo in banche e, secondo fonti vicine al Fitd, si sta studiando con i legali come evitare questa eventualità.
Ma Patuelli spera in un impegno dei soci principali di Carige che favorisca la piena restituzione del subordinato.
Nelle interviste fatte nel fine settimana, i vertici di Carige confidano nel successo dell’aumento di capitale, dicono che la pulizia è stata fatta a 360 gradi e che potranno ripagare le banche partecipi al fondo volontario.
"Io auspico che la banca Carige abbia successo nell’aumento di capitale e confido che riprendiamo l’integrità del prestito subordinato. Avendo fatto finora interventi a fondo perduto, dovrei rassegnarmi che anche un intervento che nasce in forma diversa debba diventare a fondo perduto? Non mi rassegno", ha detto Patuelli.
"Spero che i soci, a cominciare dai principali di Carige, analizzato il prospetto decidano il più possibile di sottoscrivere", ha aggiunto.
Tra il 2015 e il 2018 il costo della gestione delle crisi per le banche in Italia è stato di quasi 12 miliardi, che includono circa 3 miliardi di contributi ai fondi di tutela dei depositi, 6,2 miliardi di contributi ai fondi di risoluzione nazionale ed europeo e 2,8 miliardi per il fondo Atlante.
(Stefano Bernabei)