di Colin Packham
CRANBERRA (Reuters) - L'Australia ha chiesto alla Commissione europea di rivedere la decisione dell'Italia in merito al blocco delle consegne del vaccino anticovid di AstraZeneca, sottolineando comunque che le dosi in ammanco non comprometteranno il programma di distribuzione dei vaccini del Paese.
L'Italia, sostenuta dalla Commissione europea, ha bloccato le esportazioni in programma di circa 250.000 dosi del vaccino AstraZeneca dopo che la casa farmaceutica non è riuscita a rispettare gli impegni contrattuali con il blocco.
"L'Australia ha sollevato la questione con la Commissione europea tramite diversi canali, e in particolari abbiamo chiesto alla Commissione europea di rivedere questa decisione", ha detto Greg Hunt, ministro della Salute australiano ai giornalisti a Melbourne.
Hunt ha detto che l'Australia aveva già ricevuto 300.000 dosi del vaccino contro il Covid-19 di AstraZeneca, che basteranno fino a quando non verrà incrementata la produzione locale del vaccino.
L'Australia ha avviato due settimane fa il piano di inoculazione, vaccinando il personale sanitario in prima linea nell'emergenza e i cittadini più anziani con il vaccino di Pfizer (NYSE:PFE), anche se la disponibilità del composto è limitata in tutto il mondo.
AstraZeneca non ha immediatamente risposto a una richiesta di commento.
Pur avendo richiesto l'intervento della Commissione europea, il primo ministro australiano Scott Morrison ha detto che è in grado di comprendere i motivi dell'opposizione dell'Italia.
"In Italia il tasso di mortalità si attesta intorno ai 300 al giorno. Pertanto posso sicuramente comprendere l'alto livello di preoccupazione in Italia e in molti Paesi in Europa", ha detto Morrison ai reporter a Sydney.
La mossa dell'Italia è giunta a due giorni di distanza da quando il presidente del Consiglio Mario Draghi, entrato in carica il mese scorso, ha detto ai colleghi della Ue che il blocco deve accelerare le vaccinazioni e inasprire i controlli sulle case farmaceutiche che non hanno consegnato le dosi promesse.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)