Di Alessandro Albano
Investing.com - Dopo soli tre mesi, Bill Ackman ha deciso di liquidire la sua intera partecipazione in Netflix (NASDAQ:NFLX) a causa delle prospettive future sugli abbonati e del cambio del business model.
Pershing Square (NYSE:SQ) Capital, il fondo guidato da Ackman, ha comunicato in un lettera agli azionisti di aver ceduto l'intera quota detenuta nel colosso dello streaming, equivalente a circa 1,1 miliardi di dollari, e di aver registrato una perdita di oltre $430 milioni dovuta al crollo del titolo a Wall Street.
Dopo aver riportato il primo calo degli abbonati in oltre 10 anni e aver previsto una diminuzione di 2 milioni di nuove utenze nel trimestre corrente, il titolo Netflix (NASDAQ:NFLX) ha di fatto eroso tutti i progressi fatti durante la pandemia ed è tornata alle valutazioni del settembre 2019 (-35% a $226,19), 'bruciando" circa $53 miliardi di capitalizzazione (la peggiore seduta dal 2004 secondo i dati Bloomberg).
A mettere in allarme il "guru" di Pershing Square è stato il cambio di business model annunciato dal Ceo dopo i risultati trimestrali, che potrebbe includere un nuovo sevizio a pagamento per limitare le inserzioni pubblicitarie che verranno inserite sulla piattaforma. Uno sviluppo, questo, che per la società potrebbe richiedere "circa 2 anni".
"Sebbene questi cambiamenti del modello di business siano sensati - si legge nella lettera del fondo - è estremamente difficile prevederne l'impatto sulla crescita degli abbonati, sui ricavi futuri, sui margini operativi e sull'intensità del capitale". Il fondo, che conta masse gestite per circa $20 miliardi con nessuna posizione short ad inizio marzo, "ha perso fiducia nelle prospettive future di Netflix".
"Con i cambiamenti nella politica della Federal Reserve, del contesto inflazionistico, dell'incertezza geopolitica e del conseguente elevato grado di volatilità dei prezzi dei titoli", continua la lettera, Pershing Square si aspetta "di trovare un buon utilizzo per i proventi derivanti dall'investimento in Netflix (NASDAQ:NFLX)".
Secondo Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, "le dimensioni del sell-off erano di difficile previsione ma come avevamo visto negli scorsi mesi, Netflix soffriva una concorrenza sempre più agguerrita di tanti competitor interessati a guadagnare quote in un mercato particolarmente redditizio. Il rallentamento dei ricavi e della crescita di nuovi utenti erano stati i primi segnali di un trend negativo partito da novembre 2021".
Nonostante il crollo di mercoledì, afferma l'esperto di IG, "il trono dello streaming dovrebbe rimanere ancora in possesso del colosso californiano di Los Gatos", anche se i competitors "sono sempre più agguerriti soprattutto Disney+ e Apple TV". E' la morte dei cosiddetti FAANG? Per Diodovich "Netflix (NASDAQ:NFLX) sembra essere uscita da questo ristretto gruppo".