MILANO (Reuters) - Mario Draghi dovrebbe restare presidente del Consiglio e Sergio Mattarella al Quirinale.
Lo ha detto, in un'intervista a La Stampa, l'AD di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) Carlo Messina.
"Ritengo che oggi abbiamo un presidente della Repubblica integerrimo, un galantuomo che ha gestito le fasi difficili del populismo e della pandemia in modo unico, un personaggio irripetibile", ha detto Messina, precisando di parlare non da banchiere ma da cittadino.
"A Palazzo Chigi c'è un uomo che è il meglio che l'Italia possa esprimere in credibilità, cose fatte e reputazione. Togliere questo tipo di prospettiva al nostro Paese lo considero un fattore che indebolirebbe di molto il nostro Paese", ha aggiunto, rispondendo alla domanda dove stesse meglio Draghi, se a Palazzo Chigi o al Quirinale.
"Ritengo che il presidente del Consiglio, rimanendo al suo posto, possa fare il bene del nostro Paese", ha concluso.
Messina ha anche detto di non vedere all'orizzonte altre crisi bancarie e di ritenere che il caso Carige (MI:CRGI_old) "possa avere un suo percorso di soluzione positiva" nei prossimi mesi. Per Mps (MI:BMPS), banca che è tornata a generare utili ed è controllata dallo stato, si tratta di garantire il tempo necessario perché la Commissione Ue possa consentire di continuare a operare nel contesto statale.
"Nel contempo però i tassi tenderanno a salire, e ciò favorirà la redditività di banche come Siena con forti depositi. Nel mentre lo Stato potrà lavorare per una privatizzazione a condizioni migliori di quelle della negoziazione che non ha avuto buona conclusione", ha detto Messina riferendosi alle trattative del Tesoro con UniCredit (MI:CRDI).
(Maria Pia Quaglia, in redazione a Milano Sabina Suzzi)