MILANO (Reuters) - Enel (MI:ENEI) anticiperà la chiusura della sua ultima centrale a carbone in Cile nell'ambito del piano a lungo termine di diventare un produttore a emissioni zero di carbonio entro il 2050.
L'ultima delle due unità operative nella centrale a carbone di Bocamina, a sud di Santiago, sarà infatti chiusa entro maggio 2022, anni prima della scadenza prevista per il 2040.
Allo stesso tempo, la società ha dichiarato che completerà di circa due gigawatt (GW) di capacità rinnovabile nel Paese entro il 2022.
"Saremo la prima compagnia elettrica in Cile ad uscire completamente dal settore del carbone", ha dichiarato il capo della Global Power Generation di Enel, Antonio Cammisecra.
Enel, il maggiore gruppo elettrico in Cile con una capacità installata di 7,2 gigawatt, ha detto che la sua decisione di chiudere in anticipo l'impianto di Bocamina potrebbe portare a una svalutazione degli asset interessati fino a 790 milioni di euro, il valore contabile stimato dell'impianto.
La società, tuttavia, ha detto che qualsiasi svalutazione, se avverrà, non avrà alcun impatto sulla politica dei dividendi di Enel.
La più grande utility europea, che prevede di eliminare gradualmente l'uso del carbone entro il 2030, si è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra del 70% entro il 2030.
Enel ha dichiarato che aumenterà la capacità di energia verde che gestisce in tutto il mondo a 60 GW entro il 2022 dagli attuali 46 GW.
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(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48 587785176)