di Gabriela Baczynska
BRUXELLES (Reuters) - Il Regno Unito e l'Unione europea sono vicini a un accordo sui diritti reciproci dei loro cittadini dopo la Brexit, secondo quanto riferito da due fonti diplomatiche, una delle quali ha descritto la trattativa delle scorsa settimana sul difficile accordo commerciale come "una delle più positive finora".
I diplomatici dell'Unione europea hanno detto che Bruxelles ora si prepara a negoziare fino a metà novembre -- anziché interrompere le trattative all'inizio del mese -- per evitare un pericoloso scenario "no-deal" quando l'accordo di transizione tra il Regno Unito e il blocco scadrà, il 31 dicembre.
Non ci sono state svolte importanti durante l'ultimo round di negoziati della scorsa settimana sulle tre questioni più controverse -- diritti di pesca, garanzie di competizione equa e metodi per risolvere dispute future -- ma la prospettiva di un accordo complessivo appare molto più rosea.
"Sembra che ci stiamo avvicinando sempre più a un accordo, anche se la retorica del 'no-deal' in pubblico potrebbe suggerire il contrario", ha detto una delle due fonti, entrambe informate in dettaglio dalla Commissione europea, impegnata nelle trattative con il Regno Unito per conto della Ue.
Le fonti hanno parlato in vista di ulteriori trattative a Londra a partire da domani con il Regno Unito, che ha formalmente lasciato la Ue a gennaio dopo quasi 50 anni di appartenenza.
Le trattative riguardano scambi commerciali bilaterali per una cifra stimata a mille miliardi di euro. Investitori e imprese sono sempre più ansiosi rispetto alla possibilità di una separazione senza un accordo per garantire il proseguimento del commercio senza dazi e quote.
I due diplomatici hanno detto che il Regno Unito ha fatto proposte accettabili su nove delle 10 aree legate alla protezione dei diritti reciproci di prevenzione sociale per le persone che si muovono tra gli stati membri Ue e il Regno Unito.
(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Sabina Suzzi)