di Marc Jones
LONDRA (Reuters) - L'introduzione dell'euro digitale potrebbe ridurre dell'8% i depositi dei clienti delle banche della zona euro, secondo le stime degli analisti di Morgan Stanley (NYSE:MS), anche se la percentuale potrebbe essere più alta in alcuni dei paesi minori del blocco.
Si prevede che nei prossimi mesi la Bce accelererà gli sforzi volti alla creazione di un euro digitale, e anche se il lancio effettivo della valuta potrebbe richiedere ancora un paio di anni, gli economisti stanno già considerando le potenziali conseguenze.
Con il 90% delle banche centrali mondiali ora al lavoro su valute digitali, una domanda fondamentale è se queste monete mineranno la liquidità detenuta al momento nei conti delle banche.
Secondo stime degli analisti di Morgan Stanley (basate su uno scenario bear case) ogni cittadino della zona euro oltre l'età di 15 anni trasferirà 3.000 euro in un 'portafoglio digitale' controllato dalla Bce.
L'ammontare è stato menzionato da alcuni membri Bce ed esperti di mercato come un ipotetico tetto o limite massimo.
"In teoria ciò potrebbe ridurre di almeno 873 miliardi di euro, pari all'8%, i depositi totali nella zona euro, suddivisi in depositi familiari e di società non finanziarie", si legge nell'analisi di Morgan Stanley.
(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Roma Stefano Bernabei)