MILANO (Reuters) - L'Europa ha bisogno di sviluppare l'industria dell'idrogeno verde in modo congiunto, come ha fatto per il progetto Airbus, se lo si vuol far diventare un business competitivo.
Lo ha detto il Ceo di Enel (MI:ENEI) Francesco Starace durante una conferenza sull'energia.
"Le assi tra due o tre Paesi non tengono, tiene soltanto la dimensione europea ormai", ha affermato.
La Commissione europea sta cercando di incrementare i progetti che impieghino idrogeno rinnovabile attraverso tutti i settori inquinanti, da quello chimico al siderurgico, in uno sforzo volto a rispettare l'obiettivo di emissioni zero della Ue entro il 2050.
La priorità è sviluppare idrogeno verde prodotto dal vento e dall'energia solare utilizzando strumenti chiamati elettrolizzatori e distribuirlo in settori difficili da decarbonizzare o in cui l'elettrificazione è complessa.
I critici tuttavia temono che questo processo si dimostrerà troppo dispendioso al fine dell'utilizzo di massa.
Starace ha detto che, perché l'idrogeno verde sia competitivo, i costi delle rinnovabili devono attestarsi intorno ai 40-50 dollari per megawattora, come è già successo, e gli elettrolizzatori devono costare sei volte meno.
"Siamo convinti che in un periodo tra 3 e 5 anni (la riduzione del costo degli elettrolizzatori) avverrà," ha detto Starace, aggiungendo che la domanda consentirà economie di scala.
Enel, una delle maggiori aziende di energie rinnovabili al mondo, è pronta a lanciare una nuova attività legata all'idrogeno verde il prossimo anno in modo da accelerare i piani per diventare un produttore di energia a zero emissioni di carbonio entro il 2050.