di Sara Rossi e Francesca Piscioneri
ROMA/MILANO (Reuters) - Il governo va avanti senza scossoni interni ma con un mandato forte per cambiare le regole di bilancio imposte dall'Europa, 'vecchie e sbagliate'.
Lo garantisce il vincitore delle elezioni europee in Italia, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, che ha condotto il partito al 34%, primo in Italia, ribaltando i rapporti di forza nell'esecutivo.
Salvini reclama per il suo partito la scelta di un commissario di peso in Europa, auspicando che arrivi anche il sostegno dell'opposizione.
Il socio di governo Movimento 5 Stelle, che alle politiche dello scorso anno aveva raccolto attorno al 32% dei consensi, ha dimezzato i propri voti, fermandosi al 17% e arrivando terzo dopo il Pd, che incassa circa il 23%.
"Non chiederò riequilibri interni al governo ma mi interessa avere un mandato forte per andare a contrattare un cambiamento in Europa", spiega Salvini in conferenza stampa.
Il tema è quello dei vincoli su deficit e debito che già nelle scorse settimane il leader leghista ha detto di voler cambiare, o comunque ricontrattare, per tagliare le tasse e spingere l'occupazione riportando l'Italia a crescere.
Il 5 giugno la Commissione europea potrebbe raccomandare l'apertura di una procedura d'infrazione contro Roma per deficit basata sull'eccessivo debito pubblico che supera il 132%.
Salvini manda a dire a Bruxelles che se la richiesta sarà solo di fare tagli "allora diremo no".
Per contare, la Lega punta a fare una alleanza a Strasburgo con i partiti sovranisti d'Europa, in primis il britannico 'Brexit' di Nigel Farage, con l'obiettivo di arrivare a 100-150 parlamentari. In totale i seggi sono 751. Ppe e Pse dovranno ricorrere ad altri alleati per avere la maggioranza, ma difficilmente guarderanno ai sovranisti.
SALVINI DETTA AGENDA GOVERNO: BASTA PRUDENZA, ORA CORAGGIO
Quanto ai rapporti interni all'esecutivo, nel post voto Salvini cerca di non calcare la mano con l'alleato pentastellato ma chiarisce che, oltre all'immigrazione, il taglio delle tasse sarà la priorità del governo, insieme con una accelerazione sulle infrastrutture, elemento di frattura con i 5 Stelle.
Se il Carroccio dovesse vincere anche in Piemonte, conquistando così tutto il Nord, sarà molto difficile che il Movimento 5 Stelle possa ancora bloccare la realizzazione della Tav.
Con Luigi Di Maio, co-vicepremier e leader pentastellato "siamo fermi agli sms di ieri notte.. ora testa alta e nervi saldi perché gli italiani ci chiedono di andare avanti", garantisce Salvini.
Di Maio, il grande sconfitto di questa competizione elettorale, in una intervista al Corriere spiega che per il governo non cambia nulla e che nei prossimi giorni si discuterà di "salario minimo e flat tax". Rimpasto, escluso dice, "non avrebbe senso".
Il leader grillino attribuisce la sconfitta anche alla bassa affluenza, specie al Sud che alle politiche si era rivelato il grande bacino elettorale dei 5 Stelle. A fronte di una partecipazione totale al voto del 55,6%, il dato di Sicilia e Sardegna è stato di circa il 37%.
I mercati al momento sono tranquilli con lo spread a 271 punti circa, dopo il 267 di venerdì, e l'azionario in crescita concentrato soprattutto sull'operazione Fiat/Renault.
"Nel breve non conviene a nessuno rompere il governo, si cercherà la stabilità. Settembre e ottobre, con gli appuntamenti di finanza pubblica saranno al vera cartina di tornasole, sia per i mercati che politicamente. Lì i nodi verranno al pettine", commenta Alessandra Lanza dell'istituto Prometeia.
In autunno si decide la Finanziaria.
"Capisco la prudenza del ministro dell'Economia Giovanni Tria", dice Salvini, ma avverte: "I prossimi mesi saranno quelli del coraggio e della crescita".