(Reuters) - La major petrolifera statunitense Exxon Mobil (NYSE:XOM) ha deciso di far causa all'Unione europea nel tentativo di costringerla a eliminare la nuova imposta sugli extra profitti dei gruppi petroliferi, sostenendo che Bruxelles ha superato la propria autorità legale nell'imporre la tassa.
La tassa sugli extra profitti è "controproducente", scoraggia gli investimenti e mina la fiducia degli investitori, ha detto Casey Norton, portavoce di Exxon. La major ne terrà conto quando prenderà in considerazione futuri investimenti multimiliardari per l'approvvigionamento e la transizione energetico in Europa.
"La scelta di investire qui dipende principalmente da quanto l'Europa sarà attraente e competitiva a livello globale", ha detto Norton.
Il Financial Times ha riferito per primo la notizia della causa.
Le tasse sugli extra profitti imposte dall'Europa potrebbero costare almeno 2 miliardi di dollari fino alla fine del 2023, ha detto il direttore finanziario Kathryn Mikells in una call con gli analisti l'8 dicembre.
Exxon ha detto di aver investito 3 miliardi di dollari negli ultimi dieci anni in progetti di raffinazione in Europa. I progetti stanno aiutando l'azienda a fornire più prodotti energetici in un momento in cui l'Europa lotta per ridurre le importazioni dalla Russia.
"Continueremo a lavorare con i leader dell'Ue per affrontare questi problemi. Una politica ponderata è fondamentale", ha aggiunto la società.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)