di Giulio Piovaccari
AMSTERDAM (Reuters) - Il Ceo di Fiat Chrysler (MI:FCHA) Mike Manley è fiducioso sulla guidance per il 2019 e vede una performance operativa record, dopo un anno difficile e un avvio lento dell'anno in corso.
Parlando nel corso dell'assemblea di bilancio, Manley ha dichiarato che la performance operativa del gruppo del 2019 sarà migliore di quella del 2018, che già aveva segnato un record.
Il presidente John Elkann ha dichiarato: "nonostante la seconda parte del 2018 includa difficoltà legate alla guerra commerciale in alcune aree, che sono proseguite nella prima metà dell'anno, prevediamo un significativo miglioramento nella seconda metà del 2019".
In febbraio la guidance inferiore alle attese su utili e flussi di cassa industriali per il 2019 aveva sollevato dubbi sui target a più lungo termine. Manley ha cercato di convincere gli investitori che anche i target al 2020, fissati dal suo predecessore Sergio Marchionne, sono ancora raggiungibili.
"Io sono fiducioso che centreremo la guidance per quest'anno", ha detto oggi Manley.
Il Ceo ha poi aggiunto che i flussi di cassa industriali per il 2019 sono attesi oltre 1,5 miliardi di euro, in calo rispetto al 2018 a causa di investimenti più elevati.
Poco dopo le 13 il titolo Fca guadagna il 2,62% a 14,262 euro.
Parlando agli azionisti, Elkann ha dichiarato di essere pronto a decisioni creative e coraggiose che aiutino la costruzione di un futuro interessante e solido per il gruppo automobilistico.
Elkann ha aggiunto che il gruppo è pronto a giocare un ruolo nella "nuove ed eccitante" era del settore auto.
Dopo la morte di Marchionne l'anno scorso, i rumor sul futuro di Fca si sono intensificati.
Secondo recenti indiscrezioni stampa, Renault (PA:RENA) potrebbe guardare a una possibile offerta per Fca, mentre lo scorso marzo il presidente di FFP, la holding di Peugeot, ha dichiarato di essere a favore di una nuova operazione e ha suggerito il nome di Fca tra le opzioni.
Le case automobilistiche di tutto il mondo sono in cerca di alleanze a causa della competizione crescente, della crescita dell'elettrificazione e della minaccia di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.