MILANO (Reuters) - Fincantieri (MI:FCT) ha indicato oggi che lo sforzo per ristrutturare la filiale norvegese Vard continuerà nei prossimi mesi, con possibili costi aggiuntivi per il gruppo della cantieristica navale.
Le dichiarazioni dei top manager stamane, in una conference call con gli analisti, hanno appesantito il titolo che tratta in calo di oltre il 5% in borsa.
I dirigenti non hanno escluso una svalutazione della partecipazione in Vard, aggiungendo che eventuali costi aggiuntivi derivanti dalla ristrutturazione saranno resi noti insieme ai risultati per l'intero esercizio 2019.
Vard, che era stata acquistata nel 2013, è specializza nell'offshore e nelle navi speciali, ma partecipa anche all'attività di costruzione di navi da crociera.
"I fondamentali del business restano intatti, ma dobbiamo prendere decisioni difficili", ha detto il Cfo Giuseppe Dado.
Nell'ambito della ristrutturazione, Fincantieri ha deciso la chiusura dei cantieri di Aukra e Brevik, due dei cinque siti norvegesi di Vard, e sta analizzando ulteriormente la propria capacità produttiva nel paese.
Oltre ai cantieri norvegesi, Vard dispone di due cantieri in Romania, uno in Brasile ed uno in Vietnam.
Intorno alle 13,30 italiane, il titolo Fincantieri perde il 5,48%.
Le problematiche legate a Vard hanno avuto già un impatto negativo sulla redditività dell'intero gruppo nei primi nove mesi, nonostante un andamento solido per la divisione shipbuilding.
Il margine Ebitda per l'intero gruppo è calato del 6,7% tra gennaio e settembre e Dado non ha riconfermato una precedente indicazione che dava il margine al 7,6% per l'intero esercizio 2019.
I ricavi totali del gruppo sono saliti del 10% a 4,25 miliardi di euro nei primi nove mesi, sostenuti dalla divisione shipbuilding e da quella relativa a sistemi, componenti e servizi.