I primi 9 mesi del 2011 sono stati influenzati principalmente dalle mutate condizioni dello scenario di riferimento, oltre che da adeguamenti del capitale investito e accantonamenti per rischi connessi alla gestione di determinate commesse, in particolare per i settori Aeronautica e Trasporti, per i quali alla fine del luglio scorso erano state sospese le guidance.
Il CdA di Finmeccanica proporrà all’Assemblea degli Azionisti di non distribuire alcun dividendo per l’esercizio in corso, rispetto a un monte dividendi pari a circa 258 milioni di euro, pagato sull’esercizio 2010.
I dati economici, finanziari e patrimoniali al 30 settembre 2011 hanno evidenziato ordini pari a 10.638 milioni di euro, rispetto ai 13.479 milioni dei primi nove mesi del 2010. I miglioramenti nell’Energia (contratti in Turchia e Algeria) e nell’Aeronautica (maggiori ordini nei velivoli ATR e nei programmi B787 e A380) hanno compensato parzialmente la contrazione negli Elicotteri, nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e nei Trasporti.
Il portafoglio ordini è pari a 44.811 milioni di euro, rispetto ai 48.668 milioni del 31 dicembre 2010 e assicura circa due anni e mezzo di produzione. Sul dato influisce il cambio di metodo di consolidamento relativo al portafoglio ordini di Ansaldo Energia (1.450 milioni alla data di consolidamento proporzionale).
I ricavi sono pari a 12.252 milioni di euro, rispetto ai 12.924 milioni dei primi nove mesi del 2010, con una flessione dovuta principalmente all’ Elettronica per la Difesa e Sicurezza e all’Energia. Gli altri settori restano sostanzialmente stabili.
L’EBITA Adj. è negativo per 188 milioni di euro, rispetto agli 856 milioni positivi dei primi nove mesi del 2010. La riduzione è riconducibile all’Aeronautica, per oneri di natura non ricorrente pari a 753 milioni di euro e all’Elettronica per la Difesa e Sicurezza.
L’utile netto è negativo per 324 milioni di euro rispetto ai 321 milioni positivi dei primi nove mesi del 2010. Sul dato influiscono il peggioramento dell’Ebita Adj. (1.044 milioni) e degli aggiustamenti a livello di Ebit (327 milioni) e la plusvalenza netta per la cessione del 45% di Ansaldo Energia (443 milioni di euro).
Il FOCF è negativo per 1.567 milioni di euro, rispetto ai 1.325 milioni negativi dei primi nove mesi del 2010. Il dato riflette la tradizionale stagionalità dei flussi di cassa delle aziende del gruppo Finmeccanica, con un rapporto tra incassi e pagamenti commerciali sbilanciato a favore di questi ultimi sino al quarto trimestre dell’esercizio.
L’indebitamento finanziario netto è pari a 4.665 milioni di euro rispetto ai 3.133 milioni registrati al 31 dicembre 2010. Il dato è migliore di 232 milioni rispetto a quello registrato al 30 settembre 2010 e beneficia della cessione del 45% di Ansaldo Energia (344 milioni di euro). L’assenza di necessità di rifinanziamento a breve e la durata media del debito garantiscono la solidità finanziaria di Finmeccanica.
b
Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo ammontano a 1.276 milioni di euro, pari a circa il 10% dei ricavi.
Il CdA di Finmeccanica proporrà all’Assemblea degli Azionisti di non distribuire alcun dividendo per l’esercizio in corso, rispetto a un monte dividendi pari a circa 258 milioni di euro, pagato sull’esercizio 2010.
I dati economici, finanziari e patrimoniali al 30 settembre 2011 hanno evidenziato ordini pari a 10.638 milioni di euro, rispetto ai 13.479 milioni dei primi nove mesi del 2010. I miglioramenti nell’Energia (contratti in Turchia e Algeria) e nell’Aeronautica (maggiori ordini nei velivoli ATR e nei programmi B787 e A380) hanno compensato parzialmente la contrazione negli Elicotteri, nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e nei Trasporti.
Il portafoglio ordini è pari a 44.811 milioni di euro, rispetto ai 48.668 milioni del 31 dicembre 2010 e assicura circa due anni e mezzo di produzione. Sul dato influisce il cambio di metodo di consolidamento relativo al portafoglio ordini di Ansaldo Energia (1.450 milioni alla data di consolidamento proporzionale).
I ricavi sono pari a 12.252 milioni di euro, rispetto ai 12.924 milioni dei primi nove mesi del 2010, con una flessione dovuta principalmente all’ Elettronica per la Difesa e Sicurezza e all’Energia. Gli altri settori restano sostanzialmente stabili.
L’EBITA Adj. è negativo per 188 milioni di euro, rispetto agli 856 milioni positivi dei primi nove mesi del 2010. La riduzione è riconducibile all’Aeronautica, per oneri di natura non ricorrente pari a 753 milioni di euro e all’Elettronica per la Difesa e Sicurezza.
L’utile netto è negativo per 324 milioni di euro rispetto ai 321 milioni positivi dei primi nove mesi del 2010. Sul dato influiscono il peggioramento dell’Ebita Adj. (1.044 milioni) e degli aggiustamenti a livello di Ebit (327 milioni) e la plusvalenza netta per la cessione del 45% di Ansaldo Energia (443 milioni di euro).
Il FOCF è negativo per 1.567 milioni di euro, rispetto ai 1.325 milioni negativi dei primi nove mesi del 2010. Il dato riflette la tradizionale stagionalità dei flussi di cassa delle aziende del gruppo Finmeccanica, con un rapporto tra incassi e pagamenti commerciali sbilanciato a favore di questi ultimi sino al quarto trimestre dell’esercizio.
L’indebitamento finanziario netto è pari a 4.665 milioni di euro rispetto ai 3.133 milioni registrati al 31 dicembre 2010. Il dato è migliore di 232 milioni rispetto a quello registrato al 30 settembre 2010 e beneficia della cessione del 45% di Ansaldo Energia (344 milioni di euro). L’assenza di necessità di rifinanziamento a breve e la durata media del debito garantiscono la solidità finanziaria di Finmeccanica.
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