LONDRA (Reuters) - Seduta di ribassi per il dollaro, con gli investitori convinti che i tassi di Federal Reserve abbiano raggiunto un picco, malgrado la banca centrale non escluda altri rialzi.
Il presidente Fed Jerome Powell ha lasciato la porta aperta a un'altra stretta monetaria, ma con il tasso di riferimento a 5,5%, massimo da 22 anni,i rischi di fare troppo o troppo poco sono bilanciati.
"Powell poteva sollevare un po' di preoccupazione con l'ultimo aumento delle aspettative di inflazione a breve termine, ma ha scelto di non farlo", osserva Kristoffer Lomholt di Danske Bank (CSE:DANSKE).
"Poteva mandare un segnale molto più 'hawkish', ma ha scelto di non farlo e credo che i mercati stiano reagendo a questo".
L'indice del dollaro, che misura la valuta Usa rispetto alle sei principali controparti, perde lo 0,5% a 106,33.
L'euro guadagna lo 0,4% a 1,0615 dollari e lo yen si allontana dai minimi di un anno, salendo a 150,29 contro il dollaro.
L'attenzione dei mercati si sposta su Bank of England, e su la possibilità che decida di allinearsi al messaggio Fed nell'annuncio di oggi.
La sterlina avanza dello 0,3% a 1,2184 dollari in previsione che la banca centrale mantenga i tassi elevati.
I mercati sono abbastanza sicuri che Banca d'Inghilterra mantenga i tassi stabili al massimo ds 15 anni, ma vedono tagli a partire da settembre dell'anno prossimo, dopo l'avvia del ciclo ribassista nella zona euro.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Alessia Pé)