NEW YORK/LONDRA (Reuters) - Il dollaro si avvia a chiudere una delle peggiori settimane del 2023, mentre si apprezza in maniera decisa lo yen, che torna sotto quota 150 contro il dollaro, a causa dei crescenti timori legati all'indebolimento delle prospettive economiche globali.
I dati sull'inflazione Usa, più deboli del previsto, hanno resettato le attese del mercato sul taglio dei tassi da parte della Fed e hanno pesato sul dollaro che ha accumulato un calo dell'1,6% da lunedì.
A offrire un leggero sostegno al dollaro ci sono i dati che hanno mostrato che la costruzione di case unifamiliari negli Stati Uniti è aumentata marginalmente nel mese di ottobre, ma con l'inflazione che è il principale driver del mercato, il dollaro ha comunque esteso le perdite.
L'indice del dollaro rispetto alle altre sei principali valute cala dello 0,3% a 104,03.
L'euro guadagna lo 0,4% a 1,0888 dollari dopo i dati Eurostat hanno confermato un forte rallentamento dell'inflazione a ottobre.
Lo yen - che aveva subito la forza del dollaro - è sceso sotto la soglia di 150 per la prima volta in quasi due settimane, rafforzandosi dello 0,8% a 149,60 contro il dollaro, che questa settimana ha perso circa l'1,4% contro la valuta giapponese.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)