NEW YORK (Reuters) - L'indice del dollaro scende dai massimi di 10 mesi, anche se si appresta a chiudere la settimana in rialzo, con gli investitori in attesa di potenziali interventi sullo yen, che si mantiene vicino ai minimi di 11 mesi rispetto alla valuta statunitense.
Il dollaro è salito sulle aspettative che l'economia statunitense rimanga più resistente all'aumento dei tassi di interesse rispetto ad altre economie, dopo che la Federal Reserve la scorsa settimana ha segnalato che potrebbe aumentare ulteriormente i tassi e che probabilmente li manterrà più a lungo.
I rendimenti sui decennali di riferimento degli Stati Uniti hanno raggiunto ieri il 4,688%, ai massimi dal 2007.
Intorno alle ore 17,00 italiane, l'indice del dollaro, che misura il valore del biglietto verde rispetto ad un paniere di sei valute straniere, cede lo 0,45% a 106,18, anche se è impostato per chiudere la settimana in rialzo per l'undicesima volta consecutiva, poco lontano dai massimi di 10 mesi di 106,84 visti ieri.
L'euro rimbalza dello 0,55% a 1,0565 dollari, anche se rimane vicino ai minimi di gennaio a 1,0482 dollari, sotto il quale testerebbe il livello più basso da dicembre.
Occhi puntati sullo yen, vicino al livello di 150, considerato potenzialmente in grado di innescare l'intervento delle autorità giapponesi.
Il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki (TYO:7269) ha detto che il Giappone non escluderà alcuna opzione in caso di eccessiva volatilità nei movimenti valutari, in un monito contro le manovre speculative sullo yen in seguito al calo della valuta.
Il dollaro cede lo 0,19% rispetto alla valuta giapponese a 149,37 yen, in calo dai massimi di 11 mesi di 149,71 visti ieri.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)