LONDRA/SINGAPORE (Reuters) - Il dollaro si avvia ad archiviare la seconda settimana in territorio positivo nonostante il rialzo dei tassi giapponesi mentre l'inaspettato taglio del costo del denaro in Svizzera ha messo in evidenza le differenze tra la Fed e le altre banche centrali.
Nei giorni scorsi le principali banche centrali hanno varato cambiamenti ai tassi di interesse o hanno mostrato l'intenzione di farlo entro breve.
Mentre il dollaro si ,gli asset sensibili ai tassi come l'oro e le azioni toccano livelli record.
Ieri, in una mossa a sorpresa, la Banca nazionale svizzera ha tagliato i tassi di interesse, facendo riferimento alla robustezza del franco.
La valuta elvetica, quella del G10 con la migliore performance del 2023, ha perso di oltre l'1% durante la notte a 0,8894 sul dollaro, il minimo degli ultimi quattro mesi, ed è scivolata ai minimi di nove mesi rispetto all'euro, avvicinandosi alla parità.
Con il dollaro forte, l'euro perde lo 0,4% a 1,0819 dollari.
La sterlina perde lo 0,6% ai minimi di un mese a 1,2582 dollari, dopo il calo dell'1% di ieri, quando la Banca d'Inghilterra ha lasciato invariati i tassi d'interesse.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sara Rossi)