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Sterlina al massimo di 7 settimane dopo il report sul PIL britannico

Pubblicato 26.01.2017, 11:09
© Reuters.  La sterlina tocca il massimo di 7 settimane contro il dollaro, supportata dai dati britannici
GBP/USD
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Investing.com - La sterlina sale contro il dollaro questo giovedì, dopo la pubblicazione dei dati sulla crescita economica britannica risultati superiori alle aspettative nel quarto trimestre.

Il cambio GBP/USD ha toccato 1,2673, il massimo dal 14 dicembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,2634.

Nel report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico si legge che il prodotto interno lordo è aumentato ad un tasso destagionalizzato dello 0,6%, nel trimestre terminato il 31 dicembre, superando le previsioni di una crescita dello 0,5% e dopo la crescita dello 0,5% nel trimestre precedente.

Su base annua, l’economia britannica ha visto una crescita del 2,2% nel quarto trimestre, superando le previsioni di una crescita del 2,1%. Nel terzo trimestre l’economia britannica ha visto una crescita del 2,2%.

Nel 2016, la crescita è rallentata al 2,0% dal 2,2% nel 2015.

Questi dati giungono in un periodo in cui il Regno Unito si prepara ad avviare l’uscita dall’UE dopo il voto sulla Brexit, e nel momento in cui Donald Trump diventa Presidente degli USA.

Le speranze per i piani sulla Brexit hanno sostenuto la sterlina, dopo che il governo ha dichiarato che pubblicherà un progetto legislativo nel corso della giornata, per richiedere l’autorizzazione al parlamento per l’attuazione dell’articolo 50 ed avviare il processo di uscita dell’Unione Europea.

Intanto, il dollaro inizia a riprendersi dopo essere crollato al minimo di sette settimane nell’overnight.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,9% a 100,01, dopo essere crollato ai minimi di 99,77, il minimo dall’8 dicembre.

L’indice è sceso del 2% questo mese, tra la mancanza di chiarezza sulle politiche economiche che intende attuare ed i timori per il suo protezionismo, oltre che le dichiarazioni secondo cui il dollaro sarebbe troppo forte.

Ieri Trump ha ordinato la costruzione di un muro al confine tra USA e Messico e si prepara a disporre dei provvedimenti contro l’immigrazione clandestina.

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