LONDRA (Reuters) - I consumatori britannici hanno speso a piene mani a Natale, riempiendo i carrelli di cibo, bevande e vestiti nelle prime festività natalizie degli ultimi tre anni libere dai timori per il Covid-19, anche se i retailer si aspettano che stringano la cinghia nel 2023.
Tesco (LON:TSCO) e Marks & Spencer, due delle maggiori catene britanniche, hanno registrato vendite natalizie migliori del previsto, con i consumatori propensi a concedersi qualche sfizio nonostante l'aggravarsi del caro vita.
Le vendite nei negozi sono state particolarmente forti, con gli scioperi dei lavoratori dei servizi postali che hanno dato un motivo in più per tornare nelle vie dello shopping.
I risultati trimestrali di un altro grande supermercato, Sainsbury's, hanno mostrato una tendenza simile, confutando i timori dei retailer di acquisti natalizi fiacchi a causa dell'inflazione britannica a due cifre e della scarsa fiducia dei consumatori.
Fa eccezione Asos, catena di moda esclusivamente online che dopo un decennio trascorso a cavalcare l'onda del passaggio all'e-commerce ha vissuto con fatica il periodo post-pandemico. Il gruppo ha annunciato oggi ricavi in calo del 3% nei quattro mesi precedenti il 31 dicembre, con un ribasso dell'8% per le vendite nel Regno Unito.
I problemi di consegna hanno aggravato le difficoltà di Asos questo Natale e hanno dimostrato il valore della presenza di negozi fisici.
Marks & Spencer, che conta circa 1.000 negozi nel Regno Unito, ha guadagnato quote di mercato e battuto le aspettative per le vendite nelle quattro settimane del periodo natalizio, con una crescita delle vendite omogenee di prodotti alimentari del 6,3% e un aumento dell'8,6% delle vendite di capi d'abbigliamento e articoli per la casa.
Le vendite nei negozi sono state un punto di forza per M&S (con una crescita del 12,8%) mentre gli ordini "click and collect", in cui i clienti si recano nei negozi per ritirare gli articoli ordinati online, sono aumentati del 20%.
Il più grande retailer del Paese, il gruppo di supermercati Tesco, ha registrato una crescita delle vendite del 7,2% nelle sei settimane al 7 gennaio, anche in questo caso oltre le aspettative.
Entrambi i retailer hanno però messo in guardia sulle difficili condizioni economiche che si prospettano, dato che il peso sulle finanze delle famiglie britanniche inizia a farsi sentire più intensamente con l'arrivo delle fatture natalizie delle carte di credito.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)