di Alex Lawler
LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio si aggirano intorno a 44 dollari il barile, verso il peggior calo settimanale da giugno, a causa dei deboli dati sulla domanda che alimentano i timori di una lenta ripresa dalla pandemia di Covid-19.
Intorno alle 10,30 italiane, i futures sul Brent (LCOc1) avanzano di 18 centesimi, o dello 0,4%, a 44,25 dollari, verso un calo settimanale del 2,3%. I futures sul greggio Usa (CLc1) guadagnano 24 centesimi a 41,61 dollari, verso il primo calo settimanale in cinque settimane.
Il resoconto del governo Usa mostra una contrazione della domanda domestica di benzina nell'ultima settimana [EIA/S]. Le scorte di distillati medi nel polo petrolifero asiatico di Singapore hanno visto un aumento oltre i massimi di nove anni, secondo i dati ufficiali.
Occhi puntati su i dati degli occupati statunitensi alle ore 14,30 italiane, che potrebbero innescare vendite nel caso di un improvviso e drastico rallentamento delle assunzioni, oltre quanto stimato. Le stime del tasso di disoccupazione prevedono una contrazione al 9,8% dal 10,2%.
"I timori sulla domanda sono un chiodo fisso nella mente degli investitori", ha detto Stephen Brennock di PVM. "Oggi gli occupati non agricoli statunitensi saranno monitorati attentamente e un numero deludente potrebbe essere il prossimo catalizzatore ribassista".
Gli analisti di Fge temono che i crescenti casi di coronavirus a livello mondiale e le nuove misure di lockdown spezzeranno le speranze di un calo delle scorte di greggio per un lungo periodo. Persiste la pressione sulle raffinerie per mantenere bassi i tassi operativi, secondo Fge.